Le stelle negli occhi

Essere parte di una scuola di scrittura creativa ti permette il privilegio di spendere le tue energie vitali per progetti culturali. Che possono avere varie forme e modi. Ma il minimo comun denominatore di ognuno di questi accadimenti è la bellezza e l’entusiasmo delle persone che incontri. Siano essi docenti, scrittori o aspiranti tali. Hai la fortuna di vedere nei loro occhi la gioia. Non che debba essere pura, cristallina, ottusa, questa gioia. Puoi anche vedere lampi, veli, stelline, negli occhi che incontri. Ma la cosa che mi commuove è la vitalità. Questa settimana è stata la volta di Simone Tempia che, accompagnato da Paolo Restuccia e dall’ottima voce di Massimiliano Ferraris Di Celle ha portato alla Scuola di Scrittura Genius il suo Loyd. Loyd è un maggiordomo immaginario che vive col suo Sir e col quale scambia una serie di battute quotidiane che spaziano dal filosofico al disarmante, dall’amore al senso di solitudine. Simone pubblica ogni giorno i dialoghi che avvengono tra i due sulla sua pagina Facebook Vita con Loyd che ha appena raggiunto i 200 mila follower, obiettivo che ha festeggiato insieme a noi. Queste storie sono state pubblicate in tre diversi libri da Rizzoli. Simone Tempia negli occhi aveva quelle stelline che danno un senso alle cose e ti fanno pensare che i cerchi possono diventare quadrati e che certi sorrisi fanno la differenza.

Questa settimana, per noi:

Paolo Restuccia, DIECI ERRORI DA NON FARE QUANDO SCRIVI SU FACEBOOK

Andrea Fassi, COME TRASFORMO IN GELATO “LA DONNA SEDUTA” DI BOTERO

Claudia  Colaneri, DOMANDE FILOSOFICHE #4: FAME E MIRACOLI

Viola Ezeiza, PELUCHE #10: RIFIUTI E OPPORTUNITÀ

Marilena Votta, UN ALTRO MONDO DI JAMES BALDWIN (FANDANGO EDITORE)

Elena Carrara, LA PRIMA COSA CHE CAPITA

Cinzia Zanchi, SOGNARE ALLA FINESTRA E PARLARE ALLA LUNA

Antonella Busino e Mario Abbati, IL TAROSCOPO DELLA SETTIMANA: GIRA LA MANOVELLA!

Alice Felice, L (SE) LALLERO

Luisa Sagripanti, GRAZIE MAESTRO

Ilaria Palomba, INTERVISTA METAFISICA A PAOLO ERCOLANI

Francesca Di Gangi, MEGLIO SCRIVERE CHE PASSAR NOTTI INSONNI