
Acqua per Venezia
Alzando un po’ lo sguardo, Elisa notò che lo “schermo” sull’avambraccio di Giovanni si stava riaccendendo, come se fosse stato spento. Spinse il naso in avanti indicandolo. “Come hai fatto?”
Alzando un po’ lo sguardo, Elisa notò che lo “schermo” sull’avambraccio di Giovanni si stava riaccendendo, come se fosse stato spento. Spinse il naso in avanti indicandolo. “Come hai fatto?”
Per comprare il test di gravidanza, Elisa aveva scelto una farmacia lontana sia dal suo ufficio che da casa: si sa mai, si era detta, che ci sia qualcuno che mi conosce.
Dopo la carneficina Giovanni fuggì senza voltarsi indietro, vagò nei campi e quando tornò a casa vide sua madre che lo aspettava sulla soglia. “L’hai uccisa? Hai ammazzato quella orribile donna?”
Le luci si abbassano. Adesso inizia a guardare il suo pubblico negli occhi. Stella è lì per ognuno di loro. Eccomi.
«E tu che ci fai con quelli?», gli chiese avvicinandogli l’indice al petto. Il primo istinto del ragazzino fu di fare un salto indietro per non farsi toccare, ma non lo fece.
L’istinto suggerì a Eva di seguire il ragazzo. Arrivarono al cimitero. Il dolore di lui si sciolse presto in un sorriso enigmatico.
Le “Pagine scelte” di oggi sono tratte dal romanzo ancora in fase di scrittura della nostra docente Flavia Ganzenua. Khaled fugge per dimenticare la notte in cui ha affondato la lampara del padre ed è diventato zoppo.
Scuola di scrittura creativa. Accompagniamo un autore dai primi passi fino alla pubblicazione, valutiamo racconti e romanzi, organizziamo laboratori per film maker e giornalisti digitali.
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