La danza del gabbiano oggi è triste, non serve la concessione del telefono per ricevere la notizia, piange già tutto il mondo, dal casellante al birraio di Preston il dolore si allarga con la forma dell’acqua. Indosso il tailleur grigio, la mia collana con la luna di carta e il sonaglio all’altro capo del filo per rendergli omaggio. Servirà la pazienza del ragno per restare senza sue nuove storie, eppure l’età del dubbio non ci toglierà la certezza di averlo ancora accanto, nel corso delle cose.
Dentro la lampada
Jean Cocteau e la villa ‘tatuata’
Mare, muri bianchi e silenzio: il luogo perfetto per riposare. O forse no?