Noi leggiamo perché “il tempo per leggere, così come il tempo dedicato all’amare e all’amore, dilata il tempo per vivere”.
Questo lo dice Pennac, è una frase trita e ritrita e risentita da tutti i lettori ma, se ci pensiamo bene, è sempre molto convincente, perché quando noi leggiamo, così quando noi amiamo, baciamo qualcuno per la prima volta o ci immergiamo in una storia che ci porta nel tempo e nello spazio lontano o profondo, noi “sospendiamo” il tempo.
Mentre, di solito, in questo momento ansioso e ansiogeno, è il tempo l’orologio che ci rincorre e ci dice cosa dobbiamo fare, in quanto lo dobbiamo fare, dove dobbiamo andare, qual è l’obiettivo e quali sono i tempi, il libro restituisce del tempo. E anche delle vite non vissute, dei momenti di riflessione, autoriflessione, evasione.
Quindi il libro è un donatore di tempo e una magia portatile.
Questo è già uno dei motivi, secondo me più importanti, per coltivare la lettura, soprattutto in questi tempi di corse contro il tempo. Così come l’amore e l’innamorarsi ci permette di sospenderlo, il tempo, fermarlo. Ed espanderlo.