Gabriel García Márquez detto Gabo non aveva più dimenticato la prima volta che aveva visto un morto.
Alle tre del mattino la calma del villaggio di Aracataca era stata interrotta da uno sparo che veniva dalla casa di Maria Consuegra. La donna era stata svegliata dal rumore di qualcuno che tentava di forzare la porta d’ingresso, quindi si era alzata e, senza accendere la luce, aveva cercato a tentoni nell’armadio una vecchia pistola usata da qualcuno tanti anni prima e, sempre al buio, aveva puntato l’arma contro la porta, all’altezza della serratura, aveva chiuso gli occhi e premuto il grilletto.
Maria Consuegra non aveva mai sparato in vita sua ma centrò in pieno il ladro che stava dall’altra parte dell’uscio.
Alle sette di quella mattina il cadavere del ladro era ancora disteso sul marciapiede, in una pozza di sangue ormai secco e il viso sfasciato dal proiettile. Gabo stava andando a scuola e si fermò a guardare con i libri sotto il braccio: il naso dell’uomo era stato distrutto dal proiettile che era uscito dall’orecchio. L’uomo indossava una maglietta a righe colorate come quelle dei marinai, pantaloni di tela con una corda al posto della cintura ed era scalzo; accanto a lui, per terra, il grimaldello rudimentale con cui aveva cercato di forzare la serratura.
Quella stessa sera gli uomini più in vista del paese fecero visita a Maria Consuegra a congratularsi con lei per come aveva sventato il furto. Gabo e suo nonno, il colonnello Nicolas Ricardo Márquez detto Papalelo, entrarono nella casa affollata di visitatori: Maria Consuegra, assisa su una poltrona di vimini dallo schienale alto, sembrava un grosso pavone mentre raccontava per l’ennesima volta la storia che l’aveva resa popolare tra i suoi concittadini.
Nonno Papalelo fu l’unico a chiederle se avesse sentito qualcosa dopo lo sparo. Maria Consuegra, con gli occhi diventati all’improvviso due fessure, gli disse che aveva sentito dapprima un grande silenzio, seguito dal rumore metallico del grimaldello che cadeva sul cemento e subito dopo una voce fioca e dolente che esclamava: Ah, madre mia!
La domanda di Nonno Papalelo fece l’effetto di uno scossone: di colpo Maria Consuegra si rese conto di quanto era successo, e solo allora scoppiò in singhiozzi.
Gabo rimase a guardarla mentre nessuno dei presenti riusciva a fermare quel pianto.
Bibliografia:
Gabriel García Márquez, Vivere per raccontarla, Mondadori;
Gabriel García Márquez, La mala ora, Feltrinelli.