Oriana Fallaci e l’Alieno

A prima vista sembrava una pallina di marmo dall’aspetto innocuo, e invece era il carcinoma che le avevano appena asportato dal seno.

A prima vista sembrava una pallina di marmo dall’aspetto innocuo, e invece era il carcinoma che le avevano appena asportato dal seno. Oriana era stata perentoria: Voglio vederlo, è roba mia! aveva chiesto ai medici, basiti da una richiesta tanto insolita. Alla fine aveva vinto, e ora fissava quella piccola cosa lunga e bianca, l’Alieno, come lo chiamava lei. Il medico che le aveva portato in visione il reperto le stava dicendo, in tono rassicurante, che l’intervento era perfettamente riuscito, ora la paziente doveva recuperare le forze e concedersi un lungo periodo di riposo.

Oriana, però, non lo ascoltava, continuando a fissare quel pezzetto di materia che aveva il potere terribile di vita e di morte.

L’alieno s’era introdotto nel suo corpo per distruggerla, toglierle ogni forza e, alla fine farla crepare! Eccoti qua, pensava, finalmente ti vedo e non mi fai paura!

Quando le avevano diagnosticato il cancro, lei era alle prese con la brutta traduzione in inglese di Inshallah, e lì si era trovata di fronte a un bel dilemma: abbandonare il lavoro, correre subito dal medico, che l’avrebbe operata d’urgenza, e quindi lasciare che l’editore impaziente pubblicasse la cattiva traduzione del traduttore incapace, oppure finire il lavoro e poi fare l’operazione.

Naturalmente aveva scelto la seconda opzione, contro il parere di tutti. Ci aveva pensato su durante una notte lunghissima, all’alba aveva preso la sua decisione, e non se n’era mai pentita.

I suoi libri erano i suoi figli, e una madre, tra la propria vita e quella di un figlio sceglierebbe sempre quella del figlio, proprio come aveva fatto lei.

Il medico aveva smesso di parlare e guardava la paziente, assorta nei suoi pensieri.

Come richiamata da quello sguardo Oriana si scosse e poi, quasi a scusarsi, disse: “No, è che volevo proprio vederlo questo figlio di cane!”, poi, rivolgendosi alla pallina, disse in tono minaccioso: Maledetto bastardo, hai lasciato qualche bambino dentro di me? Non osare ritornare, sai? Io ti ucciderò, stanne certo, e tu non vincerai!”.

 

Bibliografia

Oriana Fallaci, Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse, Rizzoli;

Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliegie, Rizzoli.

Condividi su Facebook

Potrebbe piacerti anche...

Dentro la lampada

Zio Alberto

Cosetta incontra inaspettatamente un lontano parente che aveva conosciuto solo nei racconti dei suoi familiari.

Leggi Tutto
Apri la chat
Dubbi? Chatta con noi
Ciao! Scrivimi un messaggio per dirmi come posso aiutarti :)