Oriana Fallaci e l’Alieno
A prima vista sembrava una pallina di marmo dall’aspetto innocuo, e invece era il carcinoma che le avevano appena asportato dal seno.
Karen Blixen torna a casa
Nella casa di famiglia dove si rintana a leccarsi le ferite, Karen porta con sé i tramonti fiammeggianti sulla savana, l’odore penetrante della sua piantagione di caffè, i luoghi dell’amore con Denis.
Capuana e lo spirito di Foscolo
Mentre di giorno scriveva di marchesi decaduti e giovinette sedotte e abbandonate, di notte guidava sedute spiritiche, in cerca di fantasmi del passato.
Moravia al sole
Con gli occhi chiusi e steso al sole delle Dolomiti, Alberto Pincherle, diciassette anni, pensava a come la sua monotona vita da malato fosse cambiata da un giorno all’altro.
Umberto e Lina
Al posto di Poli, il cognome del padre che se ne era andato prima che lui nascesse, ora si chiamava Saba, che in ebraico significa “pane”.
Ernest, Gertrude e la generazione perduta
Hemingway lasciò la casa di Gertrude Stein che erano quasi le otto, l’ora in cui i camerieri dei bistrot sulla Rue de Fleurus accendevano i lumi e sistemavano i tavolini per la sera.
Antidannunziana
Lucini rimase a pensare a quell’uomo egocentrico, che si appropriava di tutto senza restituire niente, avido di gloria e benefici per sé, vanesio e retorico.
Caro Guido, ti scrivo…
«Pier Paolo carissimo, ti metto senz'altro al corrente della nostra situazione come si presenta alla data di oggi 27 novembre…».
Casa Gor’kij
E così, la notizia che da giorni gira di bocca in bocca presso gli esuli russi è vera: lo zar Nicola II, in occasione dei trecento anni del casato dei Romanov, concede l’amnistia ai fuoriusciti politici dispersi per mezza Europa.
Camilla Cederna e la notte più lunga
Piumino da cipria, l’ha chiamata Indro Montanelli, in spregio alle sue cronache mondane e ai suoi ritratti (spesso al vetriolo) dei vecchi e nuovi ceti milanesi.