Prepariamo le borse refrigerate da portare al parco, piene di panini e cocacole. Indossiamo la maglietta firmata da sfoggiare nello struscio dei Navigli o di Ponte Milvio. Facciamo la fila per risalire sulla ovovia e per accedere alla mostra di Raffaello. Non abbiamo paura di niente e se il nostro paesino viene messo in zona rossa prendiamo la macchina e andiamo a sciare a Trento. Poi tanto se ci rompiamo la gamba corriamo all’ospedale. Perché? Forse per lo stesso motivo per cui sul Titanic l’orchestra suonava e le persone continuavano a ballare. Siamo esseri semplici e anche se ci fingiamo completamente a nostro agio col virtuale, con i pollici di facebook, i cuori di instagram e le spunte azzurre di whatsapp la voglia di mettere in primo piano il nostro corpo e i nostri sensi resta sempre al centro del nostro essere umani. Certo, nell’accezione più animalesca del temine. Inseguiamo i nostri desideri, le ispirazioni, le voglie e lasciamo che i pensieri della paura vengono frastornati dalla casse di una discoteca o dai gradi alcolici di un aperitivo. Il nostro essere umani ci rende un po’ animali, privi di quella razionalità che ci vorrebbe chiusi in casa, a seguire i consigli dei virologi e le disposizioni del governo. E invece noi continuiamo a ballare mentre la nave affonda. Ricordiamoci però che non abbiamo colpito un iceberg e che forse, se fossimo un po’ meglio di così, potremmo addirittura evitare di affondare tutti quanti. E anzi, portare sulla nostra zattera anche Leonardo Di Caprio.
Salgano sulla zattera con noi:
Luigi Annibaldi, IL CAPPOTTO DI GUCCI
Viola Ezeiza, PELUCHE E L’AGGREGAZIONE
Andrea Fassi, COME TRASFORMO IL MIO GATTO IN GELATO
Andrea Carraro, INVENTARE SÌ, MA PER GRADI
Daniela Matronola, LA MERLA DI MARIA CLELIA CARDONA
Bruno Galante, FERMATE LE MACCHINE
Claudia Colaneri, VIRUS E TIRITIRI
Cinzia Zanchi, LA FUGA D’AMORE DI MARY SHELLEY
Antonella Busino e Mario Abbati, SCRIVERE CON I TAROCCHI: FAI CIRCOLARE CIÒ CHE È COSTRETTO!