Come trasformo la Città Proibita in gelato

Gli anticorpi della tradizione alla fine vincono sempre?

All’interno della città proibita Starbuck’s è durato diversi anni. Proibitivo. Un virus capitalista nel cuore del millenario impero cinese. Ma è stato sconfitto. Sì perché gli anticorpi della tradizione alla fine vincono sempre. Tempra forgiata da centinaia di stagioni quella della città proibita, fondata agli inizi del 1400 supera di grandezza qualsiasi altro palazzo, ricordando il suo corrispettivo nel mondo del gelato: il Palazzo del Freddo.

Alla dinastia Ming e Qing potrebbe nel mio immaginario egocentrico corrispondere la dinastia Fassi, mi piace pensare che il concetto di magnificenza possa essere relativo fermo restando l’impossibilità di paragonare realmente le due realtà. Ma con un po’ di fantasia è bello immaginare il valore creato dal mio bisnonno.

L’aggettivo “proibita” deriva dall’impossibilità di accedere all’interno della città senza il consenso dell’Imperatore. Come se al Palazzo del Freddo decidessi io chi far entrare e chi no. A pensarci bene non sarebbe così male. Ma se la città proibita ha sconfitto il virus del capitalismo, il Palazzo del Freddo ha sconfitto quello del razzismo mantenendo fede alla sua storia e superando il pregiudizio della collaborazione con un’azienda estera.

Questo è il bello, non tanto vincere o perdere, ma resistere fino all’ultimo mantenendo i propri valori. Il miglior antidoto per qualsiasi virus.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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