Come trasformo “The Mist” di Stephen King in gelato
Una panna, bianca, soffice, che monta e monta fino a inglobare tutto.
Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.
Una panna, bianca, soffice, che monta e monta fino a inglobare tutto.
Un cono oversize con gianduia, mango al pepe rosa, cioccolato, fragola al profumo di menta per un cantante che contiene mondi musicali fatti di consistenza e delicatezza.
Gelato al carbone per tutti quei gelatieri che, invece dell’amore, nel proprio lavoro mettono invidia.
Gusti che, come la strada, non cambiano mai: crema e cioccolato.
L’ambientazione di questa canzone si sposta dal mare dentro una gelateria, dove il freddo può sciogliere il cuore più indurito.
La narrazione sul cibo si fa sempre più pesante? Alleggerisci, chiama le cose alla maniera del tiktoker Accorciabro, puntando all’essenza dei fatti.
Peyote nel latte, spezie, peperoncino, panna, zucchero, un po’ d’uovo: la crema magica viene sparata a quintali su una folla felice.
Un cono senza gelato, dove il vuoto assume la forma di quello che manca.
L’incontro con una donna capace di fare di un essere umano una ghiaccia reale con striature alla fragola.
Come una vaschetta abbandonata nel freezer da un mese. O la panna spumosa e ariosa di un cono industriale.
Lampi color mango, fragola e cioccolato per un pensiero che si fa ossessione al punto da prendere forma.
Una coppetta con due tipi di cioccolato: uno al latte, l’altro che è un sorbetto, purissimo.