Come trasformo in gelato Eminem

Trasformare Eminem in gelato? Ma che siamo matti? No, è Andrea Fassi. Lui può

Musica per cui essere uccisi. O salvati. 

La solitudine monta come albume, è sottile, impalpabile ferma sul cuore fino a ghiacciarlo e tu non sai bene come reagire. Le provi tutte pensi che forse poi la vita non vale la pena viverla pensi che non avrai mai voce per dare un suono alle parole. Poi la mano divina. Le parole arrivano come fulmini, schizzano veloci, è un’iniezione di adrenalina, una voce nasale, le pupille si dilatano la bocca asciutta mostra i denti la paura sfuma in un fiume di rabbia che rompe la diga del silenzio. Il volume si alza.  Sei salvo. E’ Marshall Mathers, Eminem, Slim Shady: il Dio del Rap uno e trino è arrivato per salvarti. E’ in circolo. Quando rima Eminem il sangue reagisce, la pelle vibra, il pensiero si acquieta. A me accade dal 1999.

L’abisso da cui lui è uscito attraverso la musica è una fossa comune, il messaggio che ogni sua rima sprizza sulle basi arriva a chi lo ascolta tirandolo su dal buio. Trasformarlo è impossibile, le sue tre personalità condensano sofferenza, perfezione stilistica e ironia caustica  da 20 anni e l’ultimo album “Music to be murdered by” appena uscito è la prova che nel tempo la qualità può restare a livelli irraggiungibili. Come il gelato al Palazzo del Freddo, che dopo 140 anni resta il gelato per eccellenza, gelato per cui essere uccisi.


Foto di copertina di Mika-photography 

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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