L’usignolo, il cardellino e la tortora si ritrovano sul bordo del balconcino. La luce sta sorgendo e loro non hanno ancora cominciato a cantare. La brezza dell’alba gli rinfresca le piume. La finestra del balcone è semi aperta. L’usignolo, atterrato per primo, sta per iniziare a cantare per salutare il nuovo giorno. Un suono prepotente lo blocca. Avanza spostando una zampa verso gli altri due. Poi li guarda, lentamente, il cardellino, poi la tortora. Il primo canto del mattino spetta a me. Procede in avanti con altre zampettate. Adesso si trova a metà balcone e quel suono lo sente chiaro. Una litania senza acuti. Può dunque il tetro buongiorno rubarmi il saluto al mattino? Cardellino e tortora spiccano il volo verso l’albero più vicino. Usignolo è solo e tutto contratto percorre i pochi passi per arrivare alla finestra. Entra nella stanza inseguendo il suono che adesso rimbomba. Rimbalza sulle pareti. Chi ha avviato il canto? Batte le ali prendendo quota nella stanza. Per capire. E allora vede. Due enormi creature distese su un enorme nido. Una è piegata e emette l’orrendo suono. Respira in modo regolare e quando rilascia l’aria dalle narici il canto prende la sua vita. La melodia è offensiva per la sua semplicità. Posso farmi superare da questo? La seconda creatura è più aggraziata e lo sta guardando. L’usignolo non può più aspettare, raccoglie tutto il fiato che ha in corpo e comincia a cantare cercando di superare il suono della prima creatura. Una melodia straziante quella che gli esce dal becco. Un cinguettio sgraziato per via dello sforzo. Ma coraggioso, pervicace, sfrontato. Il canto che solo il primo uccello che si posa sul balcone può fare. La seconda creatura continua a guardarlo e tocca la prima creatura “Svegliati Mario, è entrato un usignolo.” Mario si sveglia e smette di russare. L’usignolo vola via.
Questa settimana hanno liberato il loro canto con noi:
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Alice Felci, N DI NON-DETTO
Redazione Genius, IL PANGIOCO DI XUL SOLAR
Andrea Carraro, IL PESO DELLA DISCIPLINA
Paolo Restuccia, IL CANE DI MURAKAMI
Francesca Di Gangi, POCHE COSE RINFRESCANO COME LA SCRITTURA
Marilena Votta, VIA DAL MARE DI BEN MARCUS (EDIZIONI BLACKCOFFEE)
Michael Sozzi, “IL CANTO DELL’ORCO” DI FURIO BORDON (SELLERIO)