Gustare Vicolo dell’Immaginario

Tutta la narrazione di Vicolo dell'immaginario è piena di movimento, come l’acqua dei fiumi che Clelia, la protagonista, ama tanto

Fin dai primi passi nel Vicolo dell’Immaginario (il romanzo di Simona Baldelli, edito da Sellerio), fin dalla prima pagina del romanzo, prendi a volere un gran bene ai personaggi. Li segui senza poter staccar loro gli occhi di dosso. La protagonista, Clelia, ti parla da subito con una voce bella, piena di carattere e generosità. Che, durante le letture della Genius presentazione (il 7 giugno 2019), aveva il bel timbro di Simona Baldelli, accompagnato dalle suggestioni sonore del fado, che scorreva a colonna sonora, come le acque del Tejo dell’ambientazione portoghese. 

Tutta la narrazione è piena di movimento, come l’acqua dei fiumi che Clelia, la protagonista, ama tanto. Perché i fiumi, dal piccolo Enza all’imponente Tago, o Tejo in portoghese, a lei svelano le loro voci nascoste.

E al fiume Clelia consegna tutto quello che di sé è visibile e, soprattutto, quel che resta in ombra.

E come i fiumi, Clelia deve percorrere un lungo viaggio fatto di paesaggi, presenze, reali e immaginarie, esperienze e incontri da cui si lascia portare in cerca di una trasformazione, quasi di una seconda vita. La delicata Clelia, che tanto si sente in colpa per una presunta durezza, ha una faticosa vita di lavoro che non le risparmia di certo un impatto severo con la vita. La sua esistenza, tessuta di aspirazioni candide e smisurate, si scontra spesso con la Storia che si trova ad incrociare in snodi importanti sia della cronaca italiana sia della realtà portoghese.

La prosa, in cui pur risuona l’eco di tanto lirismo portoghese, ha un carattere personalissimo, fluido come il movimento dei fiumi che trascinano nella corrente, senza che ci si possa fermare. Si snoda in un’armonia costante che affianca i fatti alle fantasie intime e delicate.
E ti lascia un gusto di incanto che ti riconcilia con le cose, proprio come il gelato superlativo che si è intonato, come una danza, alla presentazione. 

Simona Baldelli
Vicolo dell’Immaginario
Sellerio Editore
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Luisa Ramundo

Allieva di Paolo Restuccia, che dirige il cantiere dei suoi romanzi, svolge attività giornalistica. Redattrice di rubriche di narrativa per molte testate online e cartacee, come l’inserto libri della Rinascita della Sinistra.  Attività di corrispondente estera per riviste brasiliane. Particolarmente attenta alle evoluzioni della narrativa sudamericana, ha tradotto lavori letterari di autori di narrativa brasiliana, tra cui Fernando Sabino, José J. Veiga, Otto Lara Resende, Carlos Eduardo Novães e ha curato rubriche dedicate alla letteratura brasiliana.

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