Il vecchio scuolabus è stato ridipinto in arancione, verde, magenta, lavanda, blu, e poi immagini di tigri, l’Adamo della Cappella Sistina di Michelangelo che indica con il dito uccelli, pesci e arcobaleni.
All’interno, tutto quello che serve a un gruppo di artisti amanti dell’LSD: chitarre, microfoni, casse acustiche, cineprese, pennelli.
Nel frigo, stracolmo di cibo, bottiglie di aranciata tagliata con l’LSD, che nel giugno del 1964 non è ancora proibito.
I compagni di viaggio sono una quindicina, primo tra tutti Neal Cassidy, il miglior autista che si possa desiderare, è lui il ‘Dean Moriarty’ che Jack Kerouac ha celebrato come un eroe in Sulla strada.
A seguire Cathy Casamo, “la bella strega”, Babbs, già capo elicotterista in Vietnam, Bevirt, fotografo ufficiale dell’impresa, e Tom Wolfe, elegante e dissacrante.
Il gruppo dei Merry Pranksters (Gli Allegri Burloni) sta per attraversare l’America, destinazione N.Y. partendo da La Honda, vicino a San Francisco.
Ken Kesey, il capo della spedizione, ha appena pubblicato un romanzo ambientato in un ospedale psichiatrico che gli ha dato una grande notorietà e un bel po’ di soldi. Dopo un paio d’anni ne ha scritto un altro (più bello, secondo lui) ma l’editore lo reclama a New York.
Bene, lui ci andrà, ma non da solo: si porterà dietro gli Allegri Burloni, la musica dei Grateful Dead, e bevendo aranciata lisergica guarderanno sfilare l’America dal finestrino.
Bibliografia:
Ken Kesey, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Rizzoli;
Ken Kesey, A volte una bella pensata, Black Coffee.