In ogni storia che si rispetti si crea un divario tra le aspettative del protagonista, ma anche di tutti gli altri personaggi, e quello che ottengono.
È un po’ quello che accade anche nella vita vera: pure noi abbiamo delle aspettative e pure noi abbiamo poi dei risultati che possono più o meno essere corrispondenti a queste aspettative. Diciamo che, in genere, i risultati nella vita vera non sono quasi mai del tutto corrispondenti alle aspettative.
Questo divario che si crea tra le aspettative e poi i risultati che si ottengono, è uno dei motori che fanno avanzare le storie perché noi andiamo avanti e ci chiediamo, mentre leggiamo oppure mentre guardiamo un film, se questo divario verrà colmato.
Il divario si colma quando il personaggio riesce a ottenere ciò che vuole e quindi Renzo, per esempio, riesce a sposare Lucia, e viceversa.
Il divario, invece, non si colma, e diventa a quel punto anche drammatico, quando uno dei personaggi (o anche addirittura più di un personaggio) non riesce ad ottenere ciò che vuole, anzi, non riuscirà ad ottenerlo mai più.
È il caso, per esempio, della tragedia shakespeariana di Romeo e Giulietta.
Giulietta ha preso un potente narcotico che la fa sembrare per tutti quanti morta e Romeo dovrebbe essere avvisato di questo stratagemma, quindi, arriverà lì aprirà la tomba e la rapirà, ma invece, purtroppo, non arriva mai questo messaggio che dice: “Guarda che Giulietta è morta per finta”, quindi il divario non si chiude mai in questo caso. Infatti Romeo, quando vede Giulietta, crede che sia davvero morta e quindi, poiché ha con sé un veleno, si uccide.
Quando poi naturalmente si sveglia Giulietta, come volete che finisca? Giulietta è disperata per la morte vera di Romeo, e si uccide anche lei.
Il divario tra quello che i personaggi volevano ottenere e quello che hanno ottenuto non è solamente enorme, estremo, è anche ormai incolmabile. E questo ci commuove.
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