Tre storie che non sai sul pistacchio

E se invece di raccontare le caratteristiche organolettiche di un alimento, vi raccontassi le storie che si nascondono dietro ognuno di essi?

Vi siete mai chiesti quali storie si nascondano dietro alle materie prime usate da Andrea Fassi? In questa nuova versione di “Colazione da Fassi”, Andrea curioserà nel passato dei frutti della terra per raccontarvi aneddoti e leggende legati ad essi. In fondo siamo quello che mangiamo, e ciò che mangiamo, ha molto da raccontare.

Ecco tre storie che non sai sul… pistacchio:

  1. Si dice che nell’antica Persia coloro che si amavano avessero l’abitudine d’incontrarsi sotto gli alberi di pistacchio e di ascoltare il crepitio dei frutti che si schiudevano alla luce della luna. I pistacchi fanno bene all’amore perché aiutano a contrastare alcuni disturbi sessuali donando virilità e fertilità a uomini e donne.
  2. C’è stato un tempo in cui i pistacchi erano rossi e lasciavano sulle mani e sul viso macchie simili a quelle lasciate dalle ciliegie. In realtà non esistono in natura, ma si tratta solo di una speciale colorazione che veniva data ai pistacchi importati dal Medio Oriente per nascondere le macchie. Non sono più in commercio dagli anni ’80.
  3. La regina di Saba era così golosa di pistacchi che aveva ordinato di impiegare tutta la produzione delle sue terre per soddisfare esclusivamente lei e la sua corte privando il popolo di questo meraviglioso frutto.

Hai domande sul pistacchio? Scrivi ad @a.fassi_1880 su Instagram

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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