Come trasformo i quattro elementi in gelato, l’acqua

Il ciclo del gelato è quindi desiderio, vita, morte e nuovo desiderio.

L’acqua è vita, dà vita al gelato e disseta. Il gelato fa venire sete. Il ciclo del gelato è quindi desiderio, vita, morte e nuovo desiderio. Mi spiego.

Un gelato fatto male uccide. Uccide lo spirito. Hai sete, sei triste, hai molta sete e il tuo gelato non solo non ti ha dissetato, ma ti ha deluso. È che nella vita la delusione è un gelato che fa venire sete. Sempre. Una bocciatura, la stroncatura di un racconto, l’amore che finisce, la morte. Sei lì con la tua lingua umida che penzola, desiderosa di strusciare sul fresco sorbetto di limone e tutto crolla. Dolciastro, la bocca si impasta la vita si capovolge, la sete raschia la gola. L’acqua. Quando hai sete, più che fame, il bisogno scala la gerarchia delle necessità e come panna montata su un cono si inchioda all’apice. Bevi senza respirare. L’acqua rinfresca, manda via la delusione, ti ristora mentre fresca sgorga nella tua gola. Eppure come l’uomo, il gelato è composto di acqua, che sia quella del latte o l’acqua corrente di un sorbetto, se ti viene sete nella tua vita devi cambiare qualcosa, non solo gelateria.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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