Come trasformo i Cor Veleno in gelato

Nell’era del gourmet o mainstream alimentare che idolatra il cibo come il porno, l’underground resta negli abissi della semplicità a far godere il popolo a suon di creme rudimentali, di beat e gusto massicci.

Ci sono poche certezze senza tempo nella capitale.

La nostra panna, la doppia fila, il Colosseo, i Cor Veleno e aggiungo, perché nella mia storia musicale insieme a Squarta, Grandi Numeri e Primo sono come crema e cioccolato: i Colle der Fomento.

Che poi è tutto un laboratorio creativo che dalla strada racconta la periferia romana, mette in scena la gente di Roma, dà forza, affronta, mette in rima, esorcizza la paura e ti ricorda che il lato oscuro si può ritmare.

Se sei cresciuto con il rap della prima ora e oggi nelle cuffie hai Spotify che ti manda tra colpi di rullante e cassa le note di ogni artista possibile, il tuo dito torna magnetico a cercare Primo e Squarta quando senti il peso dell’asfalto e dei palazzi e hai voglia di sostanza grezza e cristallina.

È così. Questa è Roma, assaggi gelati ovunque ma è il Palazzo del Freddo che scardina ogni serratura del gusto e ti buca ogni certezza, ci torni, ci guardi dentro e ti ricordi di quando eri bambino. Senti quel gelato che sa di vero, di popolo.

I Cor Veleno battono rime, uccidono fake, schioccano sul tempo come la nostra panna soda che scivola sul cono, tu li ascolti e ti ricordi che l’arte non deve per forza avere estetica, l’arte è espressione rigorosa di vita e nessun critico esistente può arrovellarsi il diritto di giudicarla.

Nell’era del gourmet o mainstream alimentare che idolatra il cibo come il porno, l’underground resta negli abissi della semplicità a far godere il popolo a suon di creme rudimentali, di beat e gusto massicci.

Facciamo capolino in qualche classifica ma non pretendiamo la vetta, perché aspiriamo al fondo del cuore di chi assaggia e di chi ascolta.

Incastonate tra i marciapiedi che sembrano pietre ma sono diamanti, rime e gelato scorrono tra i ricordi della capitale; guardo il cielo color fumo e acciaio con i “Corve” nelle orecchie e mi ritrovo in una Roma vera come mai, vera a pieno titolo.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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