Io sono Iron Man.
Quanti hanno esultato alla conferenza stampa in cui Tony Stark confessa a tutto il pianeta la sua identità segreta? È come se io comunicassi in mondo visione: Io sono il gelato.
Sì perché Iron man incarna il super eroe investito di responsabilità monumentali ma umano fino all’ultimo respiro. Piace sempre. Corazzato del suo talento e dalla sua armatura, persegue un obiettivo che diventa la sua prigione: l’iper-tecnologizzazione della maschera che indossa, il superamento dei suoi limiti umani, chiodo fisso che gli permette di non sentire il dolore comune a tutti noi.
Un po’ la mia crociata per rendere il marchio di gelato più antico del pianeta il numero uno al mondo. Eccessivo? no, perché si punta in alto, in tutti noi c’è un cuore che pulsa e ci tiene in vita che batte a ritmo dei nostri desideri, qualsiasi essi siano, infiniti nella loro possibilità di espansione.
E come me, che tutto voglio essere tranne che “il gelato”, Tony Stark sventa il rischio di diventare il suo involucro metallico e indistruttibile, riconciliandosi con se stesso solo in punto di morte. Salva il pianeta terra combattendo a mani nude armato solo del suo valore più limpido: il suo coraggio, umano.
È il migliore tra i super eroi Marvel per questo. Per lo stesso motivo io non sono il gelato, ma punto a difendere i valori che rappresento provando quotidianamente a superare i miei limiti, umani.