Come trasformo in gelato Charles Manson

Trasformare in gelato i criminali? È un potere di un super eroe, il nostro: Andrea Fassi

Avrebbe voluto essere ricordato come un artista. Ma quanti gelati pretendono di essere ricordati per il gusto che credono di possedere?

Charles Manson prima di essere un mostro era un fallito, capace di far leva sul vuoto delle menti di giovani ragazze per soggiogarle. È quello che accade oggi con il gelato semi industriale. Parvenza di gusto, parvenza d’arte.

Charles Manson era un mediocre cantautore sociopatico. Il carisma era la sua forza, simile al marketing odierno, in grado di trasformarlo in un vero e proprio Messia per decine di giovani perdute in cerca di un’alternativa al tedio delle loro vite.

Così fanno i gelati modaioli, zuccherano le menti deboli per pilotarle all’acquisto pretendendo di finire nell’immaginario collettivo ed essere ricordati. È quanto costruì Manson con le sue adepte, manipolando le loro menti fino a renderle succubi del suo finto potere, trasformandole in mere autrici di efferati omicidi, esecutrici perdute e condannate all’oblìo.

Ma il problema, in ambo i casi, è il vuoto. Le uniche armi in grado di annientare il potere riempitivo del marketing, difendendovi da zuccheri in grado di farvi perdere il giudizio o salvandovi dal Manson di turno pronto ad illudervi in un paradiso che non c’è, è la cultura. Lì, la spazzatura resta spazzatura.

Helter skelter, amici.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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