La libertà di essere cattivi

Natale è così, ti concede quest’ondata di bontà che ti permette finalmente di essere quel cattivo che le tue dita fremono di scrivere.

Spesso ci chiediamo fino a dove possa spingersi la cattiveria di un personaggio. Ci piace pensare che il nostro eroe non debba avere limiti. Che possa correre sulle nostre pagine spavaldo, con tutti i gioielli di famiglia in mostra, senza rispettare i coprotagonisti che gli mettiamo di fronte e che gli rallentano la corsa verso i suoi desideri. Qualche volta ci censuriamo, perché pensiamo che le sue azioni potrebbero essere confuse con le nostre. Crediamo che i suoi pensieri più laidi possano sembrare i nostri. Siamo dei fifoni e ci tratteniamo. Ma per fortuna a un certo punto arriva dicembre e col dicembre Babbo Natale comincia a ghignare dalla cappa del camino. Ride beffardo, consapevole delle nostre idiosincrasie. E allora, con tutto l’amore, le stelline, le palline e ghingheri in agguato ci sentiamo finalmente liberi di scatenare la bestia che è in noi. Diamo un calcio nello stomaco al politicamente corretto, aiutiamo le vecchine ad attraversare e le lasciamo al centro della strada. Rigorosamente in curva. Natale è così, ti concede quest’ondata di bontà che ti permette finalmente di essere quel cattivo che le tue dita fremono di scrivere. Puoi essere Scrooge, Grinch o Babbo Bastardo. Puoi essere chi vuoi e noi non ti giudicheremo. Siamo i tuoi amici Gremlins e se mangiamo dopo mezzanotte diventiamo molto cattivi. E’ per questo che il 21 dicembre ti aspettiamo alle 19.30 al Palazzo del Freddo, per la spaventosa serata Il Gusto delle storie – Odio il Natale. Sii cattivo, vieni a darci fastidio!

Sono stati cattivi con noi:

Andrea Fassi, COME TRASFORMO IN GELATO “IL CIELO IN UNA STANZA” DI SALMO

Cinzia Zanchi, L’INAFFERRABILE SIGNOR BECKETT

Andrea Carraro, RACCONTARE FACCENDE PRIVATE

Ingrid Colanicchia, MANCATE VERITÀ

Lucas Duran, SODOMA A NEW YORK

Claudia Colaneri, IN CHE STATO SEI?

Antonella Busino e Mario Abbati, IL TAROSCOPO DELLA SETTIMANA: TAGLIA LA CORDA!

Francesca Di Gangi, SCRIVERE È SCRIVERE

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