Dialoghetto sul concetto di “Verità”

La realtà non esiste, amico mio, finché non la inventa l’artista, lo scrittore, il regista, il pittore…

– Dice che è ispirato a una storia vera!

– Chissene frega!

– Come chissene frega!

– Me lo deve dimostrare che è vera, me lo devono dimostrare il regista e lo sceneggiatore!

– Ho capito, ma è significativo sapere che quel certo fatto, quella certa storia, sono successi davvero! O no?

– La realtà non esiste, amico mio, finché non la inventa l’artista, lo scrittore, il regista, il pittore…

– Ok, il concetto è chiaro, ma per me, dico, per me spettatore qualunque, per me che non scrivo, per me che sto entrando in un cinema a vedere un certo film dove sul cartellone promozionale c’è scritto: “questo film è tratto da una storia vera”, per me ce la può avere un’importanza, o lo vuoi negare?

– Lo nego. E ti dico di più, mi pare una furbata, una paraculata, la verità te la devi conquistare sul campo, senza usare questi mezzucci da piazzista!

– Ok, adesso vogliamo entrare? Oppure tu non vuoi più vederlo, ora che hai visto questa cazzo di scritta?

– Ok, entriamo, va, diamogli una chance!

Provate anche voi a inventarvi un dialoghetto attorno a un concetto che vi sta a cuore (l’amore, l’aldilà, la felicità…). Alla prossima!

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Andrea Carraro

Andrea Carraro, scrittore, nasce a Roma. Se avesse ricevuto un euro ogni volta che sui media hanno usato il termine “il branco” per parlare di uno stupro di gruppo, citando il titolo del suo romanzo più noto, oggi sarebbe ricco. Invece è “solo” uno scrittore tra i più bravi. Romanziere, autore di racconti e di poesie, nasce a Roma nel 1959. Ha pubblicato i romanzi: A denti stretti (Gremese, 1990), Il branco (Theoria, 1994), diventato un film di Marco Risi, L’erba cattiva (Giunti, 1996), La ragione del più forte (Feltrinelli, 1999), Non c’è più tempo (Rizzoli, 2002) (Premio Mondello), Il sorcio (Gaffi, 2007), Come fratelli (Melville, 2013), Sacrificio (Castelvecchi, 2017) e le poesie narrative Questioni private (Marco Saya, 2013). Ha pubblicato anche due raccolte di racconti, confluite nel volume Tutti i racconti (Melville, 2017). I suoi giudizi critici, sensibili ma affilati quando serve, lo rendono un lettore del cui parere fidarsi con tranquillità.

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