Come trasformo l’infamia in gelato

Vuoi salvarti da quanto è definito come “atrocemente indegno della dignità alimentare sul piano del gelato artigianale o industriale”?

L’infamia la svela il colore. Ha occhi piccoli, neri, il passo veloce e sorride spesso.

Il verde Slimer acchiappa bambini con tonalità di pistacchio mai viste in Sicilia.

Il giallo sbiadito di una crema insipida, nata dall’emulsione mal riuscita di tuorlo d’uovo in polvere con latte di dubbia provenienza, rimasta invenduta la sera prima, sciolta e mantecata di nuovo al mattino da un criminale. Mantecata cosa significa? Trasformare la miscela liquida in gelato mediante l’agitazione e la conseguente immissione di aria insieme al raffreddamento.

Il blu. Ohh, il blu. Oltre il cielo, il mare, gli occhi limpidi, cos’altro mai la natura ci ha offerto tra i suoi frutti di blu? No, ti sbagli, sì tu, tu che hai pensato i mirtilli siano blu, no, i mirtilli sono viola.

Il bianco incolore di un gelato alcolico che ti strizza le budella e asciuga la milza, dove l’unico sentore è la frustrazione.

Vuoi salvarti da quanto è definito come “atrocemente indegno della dignità alimentare sul piano del gelato artigianale o industriale”?

Guarda i colori.

E se proprio vuoi fugare ogni dubbio, leggi la lista ingredienti. Se cogli sfumature d’infamia fila via, scappa, corri lontano ti prego, o come me ti ritroverai una lama nel fegato che schizza bile nera come il petrolio.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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