La scuola Genius ha una mascotte, cui io a buona ragione sono affezionato. L’appellativo dedicatomi per motivi organizzativi nei suoi riguardi è Zio Merda per il semplice fatto di porgli dei limiti.
Metallo è un bassotto umano dagli occhi buoni, una mousse di cioccolato al tabacco morbida e invitante. Ha carattere fino a diventare insistente nell’abbaio quanto il tabacco pungente nelle note finali del nostro cioccolato. Ma gli si perdona tutto, perché la qualità fidelizza e rende irresistibili.
È un cioccolato selvaggio, una fava di cacao libera che nel guinzaglio incontra note spinose di costrizione; Metallo imbrigliato è un cioccolato al latte privo del suo charme e del suo carattere.
Libero invece lo vedi baldanzoso, incurante, aggirarsi per la Sala Giuseppina poi per il giardino esterno.
– Metallo vieni qui! – ma la porta che collega il giardino alla grande sala si spalanca e lui zompetta all’interno, vispo.
– Metallo!
Il bancone del gelato è tutto uno zucchero e un odore, entra dalla porticina proibita dedicata solo a chi lavora. È dietro al banco sì, e lo Zio merda non se ne accorge. Ma il banco dà poco sfogo al gusto di leccare qui e lì, troppi piedi che si muovono veloci, l’altezza non è quella giusta, il pavimento antiscivolo scomodo.
Così procede come un cioccolato appena concato dondolandosi sulle zampette a sigaro verso il laboratorio. Punta al laboratorio.
Una scala, due scale, tre scale. Zio Merda.
Zio merda strilla. Ma non quanto vorrebbe. Strilla a Metallo di polverizzarsi in cacao e tornare nella sala Giuseppina e farsi legare al guinzaglio. Gli occhi languidi e buoni come bottoni di massa cacao senza zucchero fissano Zio Merda. Tre scale, due scale, una scala, il banco pieno di piedi, la grande sala, il giardino.
– Metallo, dov’eri!?
Ha gli occhi limpidi Metallo, imperturbabili e, disinteressato quanto offeso, se ne torna vicino al suo trolley cuccia. Zio Merda è ancora lì, sull’uscio del laboratorio a pensare che, alla fine, a quella barretta tozza di cioccolato fondente gli vuole bene. Ma la battaglia è ancora aperta.