Che tu possa trovare la tua anima gemella è quanto di meglio io possa augurarti. Perché devi sapere, esiste. Esiste una metà imprescindibile che cerchiamo per anni, per decenni, per tutta la vita. Pochi la trovano, molti si accontentano.
Aristofane racconta l’ira di Zeus al tempo in cui non esistevano solo generi maschili e femminili, ma a popolare il nostro pianeta vi erano anche gli ermafroditi, uomini che racchiudevano i caratteri di entrambi i generi e possedevano quattro braccia, quattro mani, quattro gambe e due volti su un solo collo. Erano completi e la loro arroganza mosse Zeus a dividerli, dividerli per poterli indebolire. E così fu.
Così accade nel gelato. L’abbinamento dei gusti deve seguire l’intuito di chi sceglie, di chi vuole unire, non esiste gelatiere che possa imporre un abbinamento e dividere ciò che per istinto deve essere unito. L’amore è questo. È una nocciola piemontese al rosmarino abbinata con un improbabile sorbetto di limone di Siracusa, perché se la struttura di entrambi i gusti è coerente e ben bilanciata, l’amore sovrasta ogni detrattore dando vita a sapori di rara bontà, completi.
La banalità di un crema e cioccolato ci darà sempre la certezza di funzionare. Ci rasserena. Così due metà solo compatibili per stereotipi o false convinzioni, sopravvivono al tempo per inerzia. Buono l’abbinamento sì, magari con sapori piacevoli alle volte gustosi, ma nulla, niente è paragonabile con l’abbinamento che ci appartiene, la metà che cercavamo, il mango Alphonso dalla Thailandia con la liquirizia calabrese. L’amore completa solo se ricongiunge.
Un uomo desideroso di completarsi al pari di un bravo gelatiere, deve continuare a cercare, cercare e cercare, fino a che un lieve movimento interno non faccia scattare quell’incastro che Zeus decise di disinnescare.
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