Aveva sette anni e viveva a Manchester quando, mentre giocava, sua madre entrò nella stanza e, bruscamente, gli disse che il padre era morto.
Aveva diciassette anni e viveva a Francoforte quando vide i tumulti di folla per l’assassinio del primo ministro Walter Rathenau, l’inizio della fine della Repubblica di Weimar.
Aveva ventotto anni e viveva a Berlino quando conobbe Bertold Brecht e traduceva libri americani.
Aveva ventinove anni e viveva a Vienna quando lesse Freud, che non lo convinse, e sposò Venetiana (Veza) Taubner-Calderon contro il volere di sua madre.
Aveva trentadue anni quando andò a Parigi per la morte della madre, e il dolore per questo distacco non lo abbandonò più.
Aveva trentatré anni e viveva a Londra quando criticò duramente Thomas Stearn Eliot, il più celebrato poeta nazionale, e prese la cittadinanza britannica.
Viveva ancora lì e aveva cinquantotto anni quando Veza si suicidò, molto provata dalla fine del matrimonio con Elias e dai suoi continui tradimenti.
Aveva sessantasei anni quando diventò padre di Johanna, la sua unica figlia, nata dalle nozze con la museologa Hera Buschor.
Aveva settantasei anni quando si recò a Stoccolma per ricevere il Premio Nobel per la letteratura “per opere contraddistinte dalla visione ampia, dalla ricchezza di idee e dalla potenza artistica”.
Aveva ottantanove anni e viveva a Zurigo quando morì e fu seppellito nel cimitero di Flunten, accanto alla tomba di James Joyce.
Bibliografia:
Elias Canetti, Il libro contro la morte, Adelphi;
Elias Canetti, Il cuore segreto dell’orologio, Adelphi.