Come trasformo “Fantasmi” di Rose Villain in gelato

Al Palazzo del Freddo non c'è solo gelato, ma anche una presenza importante che aleggia e ricorda ai vivi che sono la somma di tutto ciò che li ha preceduti.

Ogni scrittore ha fantasmi che gli dettano le parole. Io tra i fantasmi ho il mio bisnonno. Così, quando devo inventarmi una ricetta, chiudo gli occhi e aspetto. Attendere che si manifestino ci permette di capire perché li evochiamo, perché ne abbiamo bisogno e ci connettono con il passato per educarci al presente.
I fantasmi appaiono perché sanguinano ancora, perché hanno ancora da dire qualcosa, perché ancora vorremmo dirgli qualcosa, perché desiderano ancora esserci; infatti l’anima del mio bisnonno aleggia al Palazzo del Freddo e lo farà per sempre, mi ricorda che io sono la somma di ciò che è stato prima di me e di ciò che sono stato prima del momento in cui vivo.
Rappresento milioni di attimi prima di me.
Per questo non mi è possibile eliminare neanche gli altri fantasmi che mi vengono a trovare, sono quelli importanti, quelli che non se ne andranno mai perché ho seminato in loro parti di me, e rifiutarli significherebbe togliere realismo al presente, alle parole e alle azioni. Come canta Rose Villain in questa bella canzone con Geolier,

Tu prendi la mia mano
Non avere più paura dei fantasmi e fai come me
Se vengono a trovarmi non mi sento sola
Io con i fantasmi parlo di te
Almeno loro ci sono sempre per me
Sento i passi sul parquet
E anche questa notte parlo di te
Non so neanche io perché.

È così che nasce un vero gusto di gelato, un racconto, una storia, non avendo paura dei fantasmi ma lasciandosi guidare da loro, che parlino di un amore perduto, di un gelato, della guerra o di qualsiasi intuizione possano proporci.

Condividi su Facebook

Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

Tag

Potrebbe piacerti anche...

Colazione da Fassi

Come trasformo Jelly Roll in gelato

Un cono oversize con gianduia, mango al pepe rosa, cioccolato, fragola al profumo di menta per un cantante che contiene mondi musicali fatti di consistenza e delicatezza.

Leggi Tutto
Dentro la lampada

“Una florida ed eccitante vita interiore” di Paul Dalla Rosa (Pidgin)

I protagonisti di questi racconti sono ritratti nel loro momento di ordinaria consapevolezza, dovunque si trovino, sospesi tra la tentacolare ed escludente Dubai, la scintillante e instancabile Maiorca, la stratificata e ossequiosa Pechino, o la serafica Melbourne, i loro corpi e le loro menti mostrano segni di crepe.

Leggi Tutto
Apri la chat
Dubbi? Chatta con noi
Ciao! Scrivimi un messaggio per dirmi come posso aiutarti :)