Come trasformo Pedala di Frankie Hi Nrg in gelato

Perché il gelato non importa dove porti, è tutto un equilibrio tra gusto e ricordi

Creiamo il nostro stile filtrando ricette,

Inseguendo la memoria su percentuali molto strette,

Nel laboratorio con su la nostra giacca,

Giù dietro al banco, con il sorriso sulla faccia.

Perché il gelato non importa dove porti,

È tutto un equilibrio tra gusto e ricordi,

È tutta una questione di struttura e di sentori,

Di panna che lubrifica se ci son dolori.

Come nella vita c’è un gusto che gira,

Un gusto che spinge la voglia che tira

E una cialda ripara, un gelato ti cura.

Non avere paura che sennò ci ripensi,

Devi far coincidere tutti i cinque sensi.

Tutti e cinque in un singolo momento:

Due i gusti in gioco, un solo movimento.

Pedala – insegui il gusto ovunque vada

Pedala – macina chilometri di strada

Pedala – l’hai voluta tu la coppetta

Lecca – più in fretta

Lecca – più in fretta…

Se è cono o coppa lo sceglie l’avventore, che

Attraverso un desiderio scioglie il nero dell’umore:

Dittatura sensoriale che cola dentro al cuore.

Monarchia gustativa in coppa regale pronta per giurare

Fede eterna all’esperienza sensoriale.

Statica, gastrofisica, quasi democratica se quando si

Attiva si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa

Del sapore, pieno d’emozione

Che esplode dall’impatto

Di un gelato appena fatto.

È mansione del sapore fare la rivoluzione,

Portare apprezzamento in ogni direzione, in costante

Acrobazia il gelato è energia dal centro fino alla periferia.

È solo una questione di rapporto tra ingredienti

E tutto gira liscio fino a che non senti freddo ai denti,

Che l’unico motore qui sei tu con il

Cucchiaio a spingere in salita con il tuo bagaglio…

Pedala – insegui il gusto ovunque vada

Pedala – macina chilometri di strada

Pedala – l’hai voluta tu la coppetta

Lecca – più in fretta

Lecca – più in fretta…

Sai bene che sta storia è unica, come la pazienza

è cinica e se la eviti, diventa clinica,

Lascia fremiti nel finale,

Frivoli aneliti di gelato industriale. Maniacale

Precursore, aromi da maestro,

Spingi la mano e lascia al gusto il resto.

Come una valanga controllata

Rovesci in picchiata, il latte vola

Dentro una coppetta zuccherata.

Guardi cosa fai, fai ciò che vuoi

Occhi aperti e sai come stai, fai come puoi.

Il traguardo arriva quando meno te lo aspetti:

è un sorriso perso tra le mani dei clienti.

Lingue congelate, senza controparte, pronte

A ripartire se qualcuna parte. Pronte per un gelato naturale e sano,

cambiando i gusti, andandoci piano.

Pensa che una volta un gelato fece piangere un

Bambino: si squagliò in un abbandono per poi chiedergli perdono.

Pedala – insegui il gusto ovunque vada

Pedala – macina chilometri di strada

Pedala – l’hai voluta tu la coppetta

Lecca – più in fretta

Lecca – più in fretta…

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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