Creiamo il nostro stile filtrando ricette,
Inseguendo la memoria su percentuali molto strette,
Nel laboratorio con su la nostra giacca,
Giù dietro al banco, con il sorriso sulla faccia.
Perché il gelato non importa dove porti,
È tutto un equilibrio tra gusto e ricordi,
È tutta una questione di struttura e di sentori,
Di panna che lubrifica se ci son dolori.
Come nella vita c’è un gusto che gira,
Un gusto che spinge la voglia che tira
E una cialda ripara, un gelato ti cura.
Non avere paura che sennò ci ripensi,
Devi far coincidere tutti i cinque sensi.
Tutti e cinque in un singolo momento:
Due i gusti in gioco, un solo movimento.
Pedala – insegui il gusto ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la coppetta
Lecca – più in fretta
Lecca – più in fretta…
Se è cono o coppa lo sceglie l’avventore, che
Attraverso un desiderio scioglie il nero dell’umore:
Dittatura sensoriale che cola dentro al cuore.
Monarchia gustativa in coppa regale pronta per giurare
Fede eterna all’esperienza sensoriale.
Statica, gastrofisica, quasi democratica se quando si
Attiva si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa
Del sapore, pieno d’emozione
Che esplode dall’impatto
Di un gelato appena fatto.
È mansione del sapore fare la rivoluzione,
Portare apprezzamento in ogni direzione, in costante
Acrobazia il gelato è energia dal centro fino alla periferia.
È solo una questione di rapporto tra ingredienti
E tutto gira liscio fino a che non senti freddo ai denti,
Che l’unico motore qui sei tu con il
Cucchiaio a spingere in salita con il tuo bagaglio…
Pedala – insegui il gusto ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la coppetta
Lecca – più in fretta
Lecca – più in fretta…
Sai bene che sta storia è unica, come la pazienza
è cinica e se la eviti, diventa clinica,
Lascia fremiti nel finale,
Frivoli aneliti di gelato industriale. Maniacale
Precursore, aromi da maestro,
Spingi la mano e lascia al gusto il resto.
Come una valanga controllata
Rovesci in picchiata, il latte vola
Dentro una coppetta zuccherata.
Guardi cosa fai, fai ciò che vuoi
Occhi aperti e sai come stai, fai come puoi.
Il traguardo arriva quando meno te lo aspetti:
è un sorriso perso tra le mani dei clienti.
Lingue congelate, senza controparte, pronte
A ripartire se qualcuna parte. Pronte per un gelato naturale e sano,
cambiando i gusti, andandoci piano.
Pensa che una volta un gelato fece piangere un
Bambino: si squagliò in un abbandono per poi chiedergli perdono.
Pedala – insegui il gusto ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la coppetta
Lecca – più in fretta
Lecca – più in fretta…