Come trasformo la quintessenza in gelato

Le mani modellano, l’umore guida.

Non me ne voglia Empedocle. Devo aggiungere un quinto elemento pronto a farsi gelato. Le mie mani, il mio umore, i miei gesti, l’intuito, sono ingredienti imprescindibili; parte del tutto.

Poniamo una ricetta basilare di crema all’uovo. Ricetta scritta nero su bianco eseguita da me e da altri due gelatieri. Stessa procedura, stessa grammatura, diverso risultato.

La quintessenza che diventa gelato è invisibile agli occhi. È l’essenziale che rende il cibo tutto un fattore emotivo. Racconta la personalità del cuoco, del pasticcere o del gelatiere mentre il gusto scivola nell’emozione.

Le mani modellano, l’umore guida.

Il migliore non è chi scrive la miglior ricetta, il migliore è chi trasforma la materia prima attingendo a tutti gli allineamenti emotivi di cui dispone, relegando a chi assaggia la fortuna di sfiorare la quintessenza, quel di più cui tutti aspirano ma pochi colgono.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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