Come trasformo Dagospia in gelato

Una voce parallela, un gusto capriccioso che mescola aromi disparati pescando nel fertile territorio italiano.

C’è una voce parallela, un gusto capriccioso che mescola aromi disparati pescando nel fertile territorio italiano. Una squallida crema che sa troppo di uovo sfornato da galline toscane, un cioccolato raffinato al peperoncino calabrese agghindato di fiori eduli e delinquenza, una mousse di fragola del trentino incappata in qualche scandalo imprenditoriale da copertina o una sinuosa e sensuale nocciola trilobata sfoggio da domenica live. Dagospia è il gelato di quel gelatiere che ama la sua terra così tanto da ficcare dentro le sue ricette tutto ciò che la patria offre, senza tecnicismi o buonismi, lo mescola a crudo, lo raffredda e lo manteca e te lo sbatte in faccia.

Tu sei lì, sotto al gelato che cola dalla vaschetta, clicchi con la lingua per leccarti la notizia bomba che ti esplode sul palato e senti i sapori di un paese che non ti delude mai se hai voglia di prenderlo così com’è; vero e squallido, bello e fasullo.

Scrolli senza che lo stomaco smetta di gorgogliare, gli zuccheri fermentano e tu ne vuoi ancora ma quel gelato variopinto ormai è finito, le notizie le hai leccate di ogni gusto e te ne resti divertito fino a che non sale in gola quel retrogusto tra l’amaro e l’acido di un paese al capolinea.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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