Come trasformo Shame in gelato

Devi aspettare, reprimere.

Lo senti, non sai come comportarti perché è pieno di gente. Mica puoi soddisfare un raptus del genere davanti a tutti. La camicia ha aloni umidi, ti mordi le labbra e il sudore ti scivola sulla schiena. Devi aspettare, reprimere.

Con la mano ti aggiusti i pantaloni, più che un respiro il tuo è il grugnito di un maiale, tutto attesa e nervosismo. Ma per avere un attimo di godimento devi aspettare quel po’ di privacy che meriti; non puoi tirarlo fuori così, davanti a tutti. Anche se lo vorresti sbandierare fiero senza pudore.

Lo senti da dentro le tasche, è lì, sempre lì pronto, duro come il metallo.

Lei fa un altro passo. Torna da te. In meno di un minuto potrai silenziare quel ruggito bramoso di piacere. La guardi corposa che si avvicina.

Pensi di essere malato. Sei malato. Lo sai che hai un problema, lo sai che ti piace sempre allo stesso modo e sai che non farai nulla per evitarlo e sai che a lei va bene così, deve andare bene così.

La maglietta bagnata preme sulla tua schiena quando lei allunga la mano, un brivido corre sulle braccia; sorridi, lo tiri fuori.

Il cucchiaio d’oro bianco con le tue iniziali luccica nella grande sala, riflette il fondo rosso dei tuoi occhi. Prendi la coppa, la trafiggi, la consumi, il cucchiaio vigoroso è ora umido di gelato, lo lecchi, la giovane banchista ride, distendete i muscoli.

Ti dilegui in un angolo, l’attesa del piacere è essa stessa il piacere. Subito ti punge un’eco di frustrazione mentre la tua coppa di zuppa inglese scivola giù in gola e ne desideri un’altra con tutto te stesso.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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