Come trasformo la morte in gelato

Gusto clinicamente morto del valore di cinque lacrime o poco più.

Gusto clinicamente morto del valore di cinque lacrime o poco più.

Il primo gelato ti scivola a terra sull’asfalto grigio. Non te l’aspettavi hai poco più di sei anni, uno schianto e via non hai più niente tra le mani, persone intorno al tuo corpo lanciato a venti metri dall’urto, nessuna possibilità di sporcarti mai più le mani, le grida, il gelato rimasto lì a terra con la tua prima e ultima lacrima sommersa da quelle degli altri.

La seconda lacrima scende veloce. Mangi tutto il gelato con voracità, le unghie scheggiate, ti restano sfumature di cioccolata e nocciola incrostate sulla pelle chiara, lecchi, non vuoi perderti nulla dell’adolescenza lo hai mangiato di corsa non ne hai gustato il sapore; scivola la seconda lacrima mentre leghi il laccio al braccio destro e chiedi scusa ai tuoi.

Un altro ancora lo lecchi, lo gusti e lo assapori, è buono, fresco poi si scalda, te lo godi, il tempo passa un sentore alla volta, poi è quasi finito sei oltre la metà ma che buono che è stato. Sei sporco, ti pulisci con un fazzoletto, tossisci, in silenzio accetti quel referto che non ti porterà oltre i cinquant’anni ma fin lì non puoi lamentarti.

La quarta lacrima è ferma sulle labbra. Il gelato non puoi prenderlo, lo vedi lì in mani altrui, lo stringono lo odorano lo assaporano, il gelataio ti vede, lo guardi, guardi tutto. Non puoi muoverti dalla tua sedia a rotelle sei troppo vecchio per il freddo del gelato, per i ricordi. Ma la lacrima densa non si muove di lì per paura dell’ultimo viaggio.

L’ultimo gelato si è spento insieme a te. Ti ha tradito, hai solo creduto di mangiarne almeno un po’; era lì, avresti voluto mangiarlo leccarlo gustarlo ma si è sciolto goccia dopo goccia senza che tu ce la facessi. Te ne rendi conto, ma è troppo tardi e lui evapora seguito dalla tua ultima lacrima mentre voli da un ponte, da solo, lontano da casa.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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