“Apra la sua porta, faccia presto
Non importa cosa crede lei di questo movimento industriale
Ma l’avverto al suo posto non ci penserei due volte
Dato l’imminente scioglimento, sono già qui giù e poi non torno più.
Mi son reso conto che serpeggia tra i clienti il malcontento
per la pioggia di mancati appuntamenti
Artigianali ma si metta nei suoi panni
Quell’incetta di distanza da tenere.
Di distanza da tenere.
Possa la bontà del vostro cuore riscoprire che la verità
Si cela spesso dentro un Cornetto Algida
E non è tanto il gourmet a consolare l’uomo dal suo gusto insoddisfatto
ma il sapore buono del cioccolato infondo al cono.
Lasci che le spieghi in due parole
Come è facile sentire aromi scarsi ed immorali
Di gelati ricercati, costosi e ben curati
Di certi artigiani improvvisati,
La vergogna che neanche gli animali.
Apri un istante e ti farò vedere io
Che il gelato industriale appare dove cerchi Dio,
Per tutti i poveretti che hanno perso
Il senso immenso del mangiare.
Non chiedo mica recensioni di food blogger io,
Un indegno messaggero sono io,
Devo solo scaricare l’ordine di sua moglie dico io,
E ora lei per principio nel cuore mette un muro.
Lei non si dimostra
Illuminato dalla grazia
Della vostra dolce metà Domitilla,
La chiami pure, se ritiene,
E controlli l’ordine effettuato e vado via,
Ma a chi conviene tutta questa baraonda
Se il gelato si è ridotto a un colabrodo
E basta un farabutto come lei
A fare in modo che del gusto non rimanga neanche l’ombra
E poi ficcatevelo in testa,
Non si mangia tanto per godere
Ma soltanto per nutrire il corpo affamato.
Apri un istante e ti farò vedere io
Che il gelato industriale appare dove cerchi Dio,
Per tutti i poveretti che hanno perso
Il senso immenso del mangiare.
Non chiedo mica recensioni di food blogger io,
Un indegno messaggero sono io,
Devo solo scaricare l’ordine di sua moglie dico io,
E ora lei per principio nel cuore mette un muro.
So che sei lì dentro
Non ti muovi ma ti sento
Oggi te la cavi sì
Ma non finisce qui.”
Intanto, dentro casa.
– Amore, c’è un tipo che vuole spingerti il gelato industriale, dice che l’hai ordinato tu. Figurati, porello, vorrà piazzarci qualche robaccia. Lo mando via.
– Lo mandi via? Ma che mandi via! Apri subito è Glovo. Ho ordinato Cucciolone, Fior di Fragola, Magnum e Coppa del nonno. Aprigli!