Come trasformo “Intestino” di San Vuotabudella (o Cavie di Chuck Palahniuk) in gelato.

Chuck Palahniuk è un osso duro. Figuriamoci trasformarlo in gelato. Ci riuscirà Andrea Fassi, il mastro gelatiere?

Trattenete il respiro.
Mangiare un gelato mentre si è risucchiati dallo scarico della piscina è difficile. Sommerso il gelato prende una forma tutta strana. I globuli di grasso fluttuano e non si mischiano all’acqua. Grasso e acqua non vanno d’accordo, come un intestino e un sifone di scarico.
Ma c’è una soluzione per entrambe le eventualità.
Per grasso e acqua serve un’emulsione. L’emulsione è un processo che permette di legare acqua e grasso, essa non può avvenire solo centrifugando a mano la miscela, ma è necessario trovare emulsionanti in grado di agevolare questo incontro. L’uovo. Il tuorlo d’uovo è in gelateria l’emulsionante per eccellenza. Ecco allora che tutto d’un tratto grasso vaccino e acqua diventano una miscela setosa e omogenea pronta a diventare gelato. Un po’ come raggiungere il fondo della piscina e realizzare che quel risucchio, sì quello lì dello scarico sul fondo, non è poi così male, provoca un piacere inaspettato che ti fa venire voglia di restarci la sotto a farti pompare per bene l’orifizio.
Ma fate attenzione.
Se gli emulsionanti non sono naturali, guai al vostro intestino. Un po’ come se quel sifone troppo potente e godereccio iniziasse a sfilarvelo via per la pressione come un cordone ombelicale.
Respirate.


Foto: di AlexRan

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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