Come trasformo in gelato Scrooge

Il Natale è alle porte e Andrea Fassi incontra i fantasmi del passato, del presente e del futuro. E li trasforma in gelato, senza pietà

Sono trascorsi più di dieci anni da quando scrissi “Il manifesto del tirchio”. Ero all’università e non amavo spendere. In molti apprezzarono i punti cardine del testo, dettato dalla mia indole oculata e da una macchiolina profonda di tristezza nel mio spirito che zampillava tirchieria quando stimolata.
Non sono mai stato avido, ma tirchio sì. Se a quel tempo avessi gestito il Palazzo del Freddo probabilmente avreste mangiato acqua e pistacchi californiani, zabaione al Gotto d’oro e avreste dimenticato le promozioni invernali. Per non parlare della beneficenza.
Al tempo mi sentivo ben più solo di oggi. La solitudine, come la tirchieria,  per spiegarvi, si condensa in una lacrima non vista di un bambino a cui cade il gelato. La mamma rifiuta di ricomprarglielo, il gelatiere evita di offrirne un altro e così il piccolo, deluso,  se ne va via silenzioso senza gridare la tristezza di un gelato spiaccicato a terra e del vuoto attorno a lui. Il germoglio della solitudine sboccia su quel silenzio. Il passo successivo alla mia versione universitaria, passo mai fatto, sarebbe stato diventare Scrooge.  
Ebenezer Scrooge è un uomo intelligente e solo. Riassume in sé avarizia e tirchieria miste a risentimento come un gelato lasciato mantecare troppo a lungo. Mantecare significa immettere aria e agitare la miscela liquida di gelato in fase di raffreddamento per renderlo spumoso. La vita di Scrooge, segnata dalla profonda solitudine e dall’inabissarsi del suo cuore in un freddo gelido, è quel gelato che staziona dimenticato all’interno del cilindro del mantecatore, alla temperatura di meno nove gradi. Sempre.
Scrooge vedrà apparire spiriti del Natale, festa da lui sempre odiata, che gli mostreranno presente passato e futuro, permettendogli di realizzare la trasformazione che lo ha portato ad essere ciò che è: un vecchio avaro e solo. Prendere coscienza del proprio odio scioglierà il cuore di Scrooge che, pronto a redimersi griderà tutta la sua gioia. E il nostro gelato dentro al mantecatore? per quello servirà il gelatiere, che per un momento durato troppo a lungo è rimasto legato al pensiero di quel gelato caduto a terra tanti anni prima.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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