Come trasformo in gelato “Il cielo in una stanza” di Salmo

Una canzone è una canzone. Un gelato è un gelato. Come trasformo una canzone in gelato? Se sei un esperto gelatiere come Andrea Fassi sai come si fa

A ognuno la sua arte. E se raccontare l’amore nella maniera più appropriata sembra spesso prerogativa di artisti del passato, un po’ come il buon gelato che non è più quello di una volta, Salmo conferma: non è cosi.
Il cielo in una stanza è una canzone d’amore riuscita.
Odiatemi, ma non ha nulla da invidiare a pietre miliari del passato. L’amore di Baglioni, di Venditti, di Dalla, di Zucchero come di altri, è presente nelle strofe di Salmo mutato in un amore attuale, potente, raro, delicato e travolgente. E chi l’ha detto che non si possano scomodare dei monumenti della musica per far spazio alla mia generazione che ha altre radici, altre scuole, altre emozioni?
Mentre i titoli di coda sono in pausa e i due innamorati scivolano l’uno nell’altra, immaginiamo la scena d’amore in un’istante, saper raccontare significa saper mettere in scena e Salmo ne è maestro. Anche se non vi piace. Anche se non vi piace il genere. Lo sa fare.
Lo stesso vale per il gelatiere. Un professionista non dovrà spiegare nulla sul gusto, la riuscita della sua opera d’arte è mettere in scena una sinfonia d’ingredienti che sprigionino il loro sapore dritti alle vostre papille gustative.
L’amore in grado di muovere il turbinio che Salmo verga con passione in questa canzone è lo stesso che lascerà aumentare la salivazione al pensiero del vostro gelato preferito.
Parliamoci chiaro, i vostri gusti preferiti, qualsiasi essi siano, con l’aggiunta di un cioccolato piccante o di una spezia inaspettata, sono mani ghiacciate sul cuore, mani sul collo, mani sul culo. È il suo tocco di classe. È il mio tocco di classe.
E se c’è del grigio nelle vostre vite, ricordate che un buon gelato o un amore completo sono note rare, ma ve lo assicuro, fanno sembrare tutta questa merda meno triste.
Una volta scovate, vi accorgerete che il mondo, dinanzi a loro, inverte il suo asse.


Foto di copertina: Di Stefano – Salmo

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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