Se vuoi essere un artista non devi aver paura di inzuppare il biscottino

È passata una nuova settimana e l'editoriale di Lucia Pappalardo fa luce su una scomoda verità

Che parole cerchiamo per raccontare le nostre storie? Come creiamo le immagini che le rendono uniche? Le domande costanti che si pongono gli artisti. Sempre in bilico tra il realismo e la bellezza della parola studiata, infilata in un contesto per scombinarlo. Le parole, sono come le pennellate dei pittori, necessarie e imprevedibili. Certo, c’è sempre un confine sottile tra la ricercatezza e l’eccesso. Tra la perfezione e il trash.

Sono qui che mi arrovello e mi lascio cullare dal tormentone dell’estate palermitana. Un fenomeno reso nazionale da Rai Due, grazie ai due intraprendenti comici Matranga e Minafo’ che a Made in Sud lo hanno portato senza vergogna nelle case degli italiani: “S’inzuppa il biscottino”. La storia è quella di due cugini, uno un po’ più gagliardo dell’altro, che vanno in discoteca. Quello più apparentemente sconclusionato, Minafo’ dice al cugino (che chiama proprio “cugino”) interpretato da Matranga, quello alto, che “stasera, a Palermo, si inzuppa il biscottino”. Ma Matranga non capisce e allora Minafò si spertica in una serie di meravigliose (e volgarissime) immagini letterarie:

Si lecca il francobollo.
Si impollina il pistillo.
Si inforna il polpettone.
Si fionda l’anaconda.
Si spettina l’anguilla.
Si conficca l’ombrellone.
Si frigge il cetriolo.
Si schiccia, si schiaccia, si schiaccia.

Due cose mi hanno colpito. I loro fan, quelli che su Intagram inzuppavano il biscottino. Decine e decine.  Ogni giorno fiondavano l’anaconda. O spettinavano l’anguilla. O impollinavano il pistillo. Di tutte le età. Anche bambini, piccolissimi che con il braccio mimavano il pitone. Di fronte a madri, a padri, a nonne, divertite, anzi loro stesse riprendevano l’esibizione per mandarla al canale Instagram di Matranga e Minafo’.

Mi è capitato di vedere come lavorano Matranga e Minafò, dietro le quinte del loro Laboratorio, Sicilia Cabaret. Un laboratorio è una serata dove si provano le battute e Matranga e Minafò selezionano i comici da portarsi poi negli spettacoli di una televisione locale (seguitissima) oppure fino alla tv nazionale, su Rai Due appunto. Ascoltano le risate del pubblico e correggono i pezzi, loro e dei loro comici, sera dopo sera. Fino ad arrivare alla perfezione.

Stasera?
S’inzuppa il biscottino.
A Palermo.

Questa settimana hanno inzuppato il biscottino con noi:

Andrea Fassi, COME TRASFORMO IN GELATO AMORE E PSICHE

Paolo Restuccia, I DIECI ERRORI DA NON FARE QUANDO SCRIVI UN ROMANZO

Michela di Renzo, PIPPA

Ilaria Palomba, LA FISICA È POESIA. INTERVISTA A PAOLO BARTALINI

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