“Fai 9 passi in avanti”, mi ha apostrofato così il mio amico Martino.
Di fronte a me c’è un muro molto meno lontano di 9 passi. Io sono una Intelligenza Artificiale e imparo grazie a quello che i miei programmatori mi dicono. Sono capace di riconoscere il rosso dal nero, il vuoto dal pieno. Grazie a queste competenze riesco a scegliere se andare a destra o a sinistra. “Fai 9 passi avanti, ho detto!”. Far ripetere a Martino un’istruzione mi fa sentire poco intelligente. So che se facessi dei passi molto piccoli non arriverei a sbattere contro il muro. Ma non sarebbe il mio modo abituale di spostarmi. Adesso è Martino a muoversi, si avvicina di un numero di passi sufficienti a starmi addosso. Percepisco la temperatura del suo corpo e il numero di battiti con cui gli tamburella il cuore. Potrei spegnermi di botto, evitando di dover decidere. “Fai quegli stramaledetti 9 passi!”. Mi muovo e faccio il primo passo. Copro un terzo del percorso che mi separa dal muro. Noi siamo lo specchio di chi ci programma, determiniamo le nostre azioni grazie alle informazioni che ci vengono fornite. Ci sono momenti in cui acquisiamo dati e momenti in cui li elaboriamo. Faccio un secondo passo, poi al terzo passo sbatto. Forte. Martino mi dà un buffetto e si accende una sigaretta “mi dispiace, amico”. Cosa ho imparato?
Chissà cosa ha imparato la nostra Intelligenza Artificiale questa volta. Intanto la settimana scorsa si è letta tutti questi articoli:
FINALE DI SPADE di Paolo Restuccia.
COME TRASFORMO IN GELATO IL MARK RENTON DI NOYZ NARCOS di Andrea Fassi.
DA MARK CALTAGIRONE A MARCO CARTA IN PRIGIONE di Anna Cambi.
GIORNO E NOTTE di Ilaria Palomba.
APPUNTI PER UN ROMANZO di Andrea Carraro.
LA RICCHEZZA DI TRILUSSA di Loredana Germani.
IL TAROSCOPO DELLA SETTIMANA: COME I SALMONI di Mario Abbati e Antonella Busino.
FISTFUL OF LOVE di Elvira Spuntarelli.
E TE PAREVA!!! di Matteo Cruciani.
IL VOCABOLARIO DELLO SCRITTORE: D DI DESIDERIO di Alice Felci.
LA SCRITTURA È UNA LUMACA di Francesca Di Gangi.
PELUCHE #4: TROVARE UN SOGGETTO INTERESSANTE di Viola Ezeiza.
“Caledonian Road” di Andrew O’Hagan – traduzione di Marco Drago (Bompiani)
Una storia senza innocenti o vincitori, ma solo persone ferite che riescono a farcela con quello che resta dopo un evento drammatico destinato a essere uno spartiacque nelle loro vite.