Io ero la marchigiana nasce durante il corso della Scuola Genius “Diventa uno scrittore di podcast”. È importante che lo dica subito, perché uno dei punti di forza del corso è l’ascolto di podcast di successo. I generi più vari ovviamente, dal documentario, al talk, dal true crime, al comico. Tutti insomma. Lo scopo degli ascolti è evidente, affinare le tecniche di scrittura illustrate dai docenti “imparando dai migliori”. Uno dei podcast proposti è stato Io ero il milanese, di Mauro Pescio, tra i prodotti più importanti di RaiPlay Sound, la piattaforma Rai diretta da Andrea Borgnino, uno dei docenti del corso, insieme a Paolo Restuccia e Lucia Pappalardo.
Pescio è uno dei più affermati podcaster italiani. In Io ero il milanese racconta la storia – vera – della redenzione di Lorenzo S., professione rapinatore seriale di banche che, dopo essere stato sradicato dalla sua città di origine, Milano appunto, passa attraverso anni di imprese criminali, latitanza e una dura esperienza carceraria, anche questa durata svariati anni. Una storia che culmina nella scoperta dell’impegno sociale, che regala a Lorenzo una vita, diciamo, normale, sicuramente rispettosa delle regole della civile convivenza.
La storia del milanese e la forza drammatica del racconto di Pescio mi hanno subito catturato e avevo pensato di scrivere una storia ispirata proprio a quella vicenda. Purtroppo, o per fortuna non lo so, questo lo devo ancora scoprire, la mia scrittura probabilmente non è adatta a un racconto di quel tipo, e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata farne una parodia.
Trasformare il milanese di Pescio nella “mia” marchigiana, trasporre Lorenzo S. in Luisa S., un rapinatore seriale in una cuoca seriale. Far diventare le scorribande in banca di Lorenzo un meno pericoloso disturbo della quiete pubblica, quello procurato da Luisa a causa del successo del suo ristorante e delle sue ricette della cucina marchigiana. Commutare gli anni di carcere inflitti al milanese dalla Magistratura negli anni di sofferenza procurati alla marchigiana dalle maledizioni lanciate dai vicini. E trovare anche per lei la redenzione finale.
Non avendo a disposizione un personaggio reale, potente come il vero Lorenzo S., però, tutto questo è stato possibile solo grazie all’aiuto di Luisa Sagripanti, scrittrice (autrice anche di podcast, sentitevi il suo Domestipod), attrice, ma soprattutto genuinamente marchigiana. E visto che è lei che ha dato vita e voce a Luisa S., sentiamo cosa ne pensa.
“È stato un esperimento appassionante, funambolico lo definirei, in continuo equilibrio tra scrittura, recitazione e improvvisazione”, mi ha detto. “Ha unito tutto quello che mi appassiona, a cominciare dal fare podcast, passione scoperta grazie agli amici di Genius in piena pandemia. E poi ho potuto valorizzare le mie origini marchigiane e le tradizioni di cui dopo tanti anni di vita a Roma faccio sempre tesoro e sono fiera”.
Luisa parla italiano perfettamente, ovvio, ma se sentirete Io ero la Marchigiana non potrete fare a meno di rileggere le frasi qui sopra con il suo ipnotico accento. Io, nel frattempo, mi faccio uno spuntino di olive ascolane. Anzi, no, che dice Luisa S. che a Roma non si devono mangiare le olive ascolane. Un bel piatto di vincisgrassi, invece, meglio non farla arrabbiare.
Io ero la marchigiana su Spotify
https://open.spotify.com/episode/2uXoZoveQCrsG7JiPIXz9R?si=TBr9viXlTOuT0y5PLvVoRg
Io ero la marchigiana sul sito della Scuola di scrittura Genius
https://storygenius.it/podcast/io-ero-la-marchigiana/
Io ero la marchigiana su Spreaker
https://www.spreaker.com/podcast/io-ero-la-marchigiana–6190473