Appena tornato a Londra, dopo un’assenza più lunga del solito, Graham Greene aveva rivisto con piacere Evelyn Waugh, suo antico compagno di bevute, anche lui di passaggio. Durante una lunga cena alcolica si erano ritrovati a chiacchierare come ai vecchi tempi di Oxford, quando erano entrambi studenti al corso di Storia.
Dopo parecchi bicchieri intervallati da racconti di entrambi su Cuba, Congo e Brasile, Greene aveva proposto di concludere la serata a teatro, a vedere Il rinoceronte di Ionesco interpretato da Laurence Olivier.
La mattina seguente, sul tavolo della colazione, Greene teneva in mano la copia del Times, in attesa di un caffè forte che gli facesse passare l’emicrania da sbronza notturna. Proprio quel giorno sul giornale usciva una lettera di Greene che denunciava le torture francesi nella guerra d’Algeria.
Insieme al caffè forte era arrivato anche un biglietto di Evelyn: “Vedo che mandi lettere ai giornali sulle torture in Africa. Perché non parli anche della tortura che ci ha inflitto ieri sera Laurence Olivier?”
Bibliografia:
Graham Greene, Viaggio senza mappa, Longanesi;
Evelyn Waugh, Quando viaggiare era un piacere, Adelphi.