Tre modi efficaci per iniziare una storia è giusto farselo dire direttamente dagli scrittori, perché sono loro che sono abituati a cominciare in modo efficace una storia.
Per esempio l’americano Mark Twain, nel libro Le avventure di Huckleberry Finn, comincia parlando direttamente al lettore: “Voi non potete sapere niente di me, senza che avete letto un libro chiamato Le avventure di Tom Sawyer; ma non importa molto. Quel libro è stato fatto dal signor Mark Twain, che di solito ha detto la verità o quasi. Qualche volta ha esagerato un poco, ma in genere ha detto il vero.”.
Non solo parla con i lettori, ma mette in mezzo l’autore stesso.
Prendiamo il testo Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini: “Sono diventato la persona che sono oggi, all’età di 12 anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso, ero accovacciato dietro un muro di argilla, mezzo diroccato, e sbirciavo di nascosto nel vicolo, lungo il torrente ghiacciato”.
Ma si può cominciare in terza persona, come fa Hemingway nel famoso romanzo Il vecchio e il mare: “Era un vecchio che pescava da solo, su una barca a vela nella corrente del Golfo ed erano 84 giorni ormai, che non prendeva un pesce”.
E Il richiamo della foresta di Jack London? In questo incipit l’autore pensa come un cane: “Buck non leggeva i giornali altrimenti avrebbe saputo quali guai si stavano preparando, non soltanto per lui, ma per tutti i cani di forte muscolatura, e col pelo lungo e soffice da Puget Sound a San Diego”.
Ascolta “059 – Tre modi efficaci per iniziare una storia” su Spreaker.