S di Sensi

Torna la rubrica "L'alfabeto per scrittori" curata da Alice Felci. E ritorna con tutti i sensi tesi

1- L’incenso in chiesa, l’odore di ammoniaca sul banco di scuola o il sapore della salsedine seccata al sole? Cerca i ricordi sensoriali più intensi, sono quelli in grado di teletrasportarti.

2- La vista è inflazionata, quando scrivi il tuo sguardo dovrà essere puro come quello di un bambino che vede il mondo per la prima volta. Mio figlio ieri ha visto la crepa di un palazzo e l’ha chiamata ruga.

3- Un buon libro si riconosce dall’odore che esce dalle sue pagine. L’olfatto è il senso primordiale, magico, tra i cinque sensi è il più forte. Dovrai faticare per restituire l’effimero regno degli odori, non ci sono parole per descriverli, ma se ci riuscirai i lettori te ne saranno grati.

4- Non solo i luoghi, ma anche le emozioni hanno riferimenti sensoriali precisi, emozioni che possono essere rievocate.

5- Cerca l’originalità percettiva, per rendere uniche le emozioni vissute dai tuoi protagonisti: se la mamma muore mentre in forno cuoce una torta di mele, il tuo personaggio potrà continuare a provare tristezza entrando in pasticceria.

“Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati”.
L’amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez

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Alice Felci

Alice Felci è una docente di scrittura creativa e non solo. Riesce a conciliare i contenuti, l’organizzazione e il finanziamento di una materia apparentemente effimera come la cultura. Lavora da anni come editor e come insegnante di narrativa, incoraggiando aspiranti scrittori di tutte le età. Ha una particolare predisposizione a seguire i giovanissimi; attualmente si occupa di un progetto di formazione per l’apprendimento scolastico dei bambini con bisogni educativi speciali nel Comune di Montalto di Castro. È stata coordinatrice presso l’ufficio ricerca e progettazione dell’Università LUISS e ha tenuto diversi laboratori alla Scuola Omero di Roma. In Romania ha lavorato presso l’organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) e in Belgio ha fatto parte di un think tank per gli studi politici e sociali (CEPS). Ma è soprattutto una grande lettrice e ha fatto di questa passione un’ulteriore concretizzazione verso la realizzazione dei suoi sogni: nel 2016 ha aperto una libreria a Montalto di Castro, il Bianconiglio.

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