Come trasformo in gelato “il Ramo di mandorlo fiorito” di Van Gogh

Trasformare un'opera di Van Gogh in gelato? Può riuscirci solo Andrea Fassi

Il gelato si può produrre con qualsiasi prodotto della terra, anche con i fiori.
La bellezza di sperimentare ricette diverse dalle classiche, risiede spesso nel desiderio di modificare la quotidianità che vede l’artigiano ripetere per lo più gli stessi gusti classici, regalandogli così una parentesi di leggerezza e gioia. E così Van Gogh, in un impeto di vita, dedica il suo mandorlo in fiore al suo amato nipote, il quadro è denso del desiderio di gioia, rinascita e calore, parentesi felice di un uomo tormentato. Gli stessi ingredienti di un gelato alla mandorla, abbinato a una crema all’orchidea e un fiore di mandorlo a decorazione, sono incisi tra zabaioni e creme per la stessa ragione, ritagliare una parentesi in cui rinascere, reinventarsi.
Ma dedicare una propria creazione, come accadde a Van Gogh per questa sua opera, offre un piacere diverso del semplice creare per nutrire il proprio io. Così come promesso, parlando di mandorle, a breve proporrò il gusto dedicato a Lloyd, personaggio ideato dall’amico della scuola di scrittura Genius, Simone Tempia.
Il mio mandorlo in fiore durante l’autunno al Palazzo del Freddo.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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