Come trasformo in gelato Frankenstein

Il mastro gelatiere questa settimana trasforma il mostro di Mary Shelley in gelato. Come il dottor Frankeinstein anche il dottor Fassi è alla ricerca dell'anima

Benvenuto al buio del mio laboratorio. Qui provo a generare vita con la morte.

Un moderno Dio di passaggio. Speranza tra la gente. Ho gli occhi un po’ da matto, Fassienstein mi chiamano. Smembro i corpi di chi mi è antipatico, desidero renderli migliori mettendoci dentro un po’ di frattaglie di animali o ciò che mi capita a tiro, il gelato magari. Perché l’uomo poi alla fine non è mica tutto oro e coscienza se lo sezioni e ci guardi dentro bene.

Intanto questa notte bevo un po’.

Cervello di manzo per l’uomo che immagino. Tartare, quella che avanza dall’esperimento si condisce con sorbetto di capperi e una punta di malocchio rosa.

Per la bestia d’uomo invece, la tartare si compatta con le mani a mo’ di cervello, si collega a elettrodi carichi come fulmini e l’intelletto figlio del genio è pronto per la vita. 

Ma la vita è generata dal cuore.

Dove va il cervello senza cuore? La vita è nei battiti, sia cuore di vacca o cuore di cane o cuore di uomo. La vita la scovi lì, mica altrove. 

Chi lo regge un cuore animale però? per non parlare di quello umano. Rabbia, dolore, amore, delusione, risentimento. Che fatica. Ci ficco una bella mozzarella di bufala. Ecco il cuore della mia creatura e un accenno di sorbetto di pomodoro sanguigno gli donerà una parvenza di umanità. Opaca, lattiginosa, una grossa mozzarella, un cuore morto che ben connesso permette di sopravvivere senza lo stress di emozione alcuna. Si scivola lisci verso la tomba come falene verso le lampare.

Ballo un po’ nella notte. Geniale l’uomo moderno.

Il fegato, ci vuole fegato per riempire il gran deserto che può essere la vita. Un fegato grasso dove lo trovo? 

Un fegato gonfio di grasso, non animale, non sanguinolento. Sai che rabbia con un fegato simile. Andiamo sul vegetale. Arachide salata, un grasso semifreddo all’arachide salata, il genio! Poi inserisco un innesto di sorbetto di mirtillo per dare un colore degno e, colpo da maestro, tessuto spugnoso. Pan di spagna bagnato di Alchermes e il fegato è servito.

Il tempo di qualche passo in avanti, e dalle scimmie a oggi l’uomo moderno è vivo! 

Ma non chiedetemi dell’anima, per quella, nessuno può fare nulla. 

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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