Come trasformo Jelly Roll in gelato

Un cono oversize con gianduia, mango al pepe rosa, cioccolato, fragola al profumo di menta per un cantante che contiene mondi musicali fatti di consistenza e delicatezza.

C’è un grosso cono che piange. Non che pianga lacrime umane, sta semplicemente resistendo alla pressione del gelato che si scioglie. È un cono oversize, dalla caratura spessa, segnato da piccole crepe qua e là che fatichi a tenerlo in mano per quanto è grosso e hai pure paura che si spezzi per quanto è fragile. Ti rendi conto subito che il problema non è il peso però, è quella fragilità che crepa tutta quella consistenza. Quello che contiene è raffinato ed elegante e romantico e universale ed è lì lì che dalle crepe cola una crema alle rose raffinata, un cioccolato profumatissimo; sei lì che ascolti le crepe scricchiolare che pensi sia troppo tardi ma lui regge, regge quelle nocciole tostate dentro una gianduia esplosiva. Poi, se vai ancora più a fondo, se ascolti il gusto fino in fondo al cono ci trovi del mango al pepe rosa e della fragola al profumo di menta. Jelly Roll è l’esempio di grandezza, abbondanza, un pozzo gigante che contiene mondi musicali fatti di consistenza e delicatezza. Ma tutto regge sulla punta del cono, il cono spesso, grosso, con una punta alla base piccola, sei lì che ascolti e senti l’imminenza del deflagrare delle sue parole come un gelato che cola giù dentro di te colmandoti e toccandoti l’anima fin quando non ti accorgi che a esplodere sei tu e, finalmente, ti commuovi.

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Andrea Fassi

Pronipote del fondatore del Palazzo del Freddo, Andrea rappresenta la quinta generazione della famiglia Fassi. Si laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali coltivando l’interesse per la scrittura. Prima di seguire la passione di famiglia, gira il mondo ricoprendo diversi ruoli nel settore della ristorazione ed entrando in contatto con culture lontane. Cresciuto con il gelato nel sangue, ama applicare le sue esperienze di viaggiatore alla produzione di gusti rari e sperimentali che propone durante showcooking e corsi al Palazzo del Freddo. Ritorna al passato dando spazio al valore dell’intuito invece dei rigidi schemi matematici in cui spesso oggi è racchiuso il mondo del gelato. Combina la passione per il laboratorio con il controllo di gestione: è l’unico responsabile del Palazzo del Freddo in qualità di Amministratore Delegato e segue la produzione dei locali esteri in franchising dell’azienda. In costante aggiornamento, ha conseguito il Master del Sole 24 Ore in Food and Beverage Management. La passione per la lettura e la scrittura lo porta alla fondazione della Scuola di scrittura Genius nel 2019 insieme a Paolo Restuccia, Lucia Pappalardo, Luigi Annibaldi e ad altri editor e scrittori. Premiato al concorso “Bukowsky” per il racconto “La macchina del giovane Saleri”, riceve il primo premio al concorso “Esquilino” per il racconto “Osso di Seppia” e due menzioni speciali nei rispettivi concorsi “Premio città di Latina” e “Concorso Mario Berrino”. Il suo racconto “Quando smette di piovere”, dedicato alla compagna, viene scelto tra i migliori racconti al concorso “Michelangelo Buonarroti”. Ogni martedì segue la sua rubrica per la scuola Genius in cui propone racconti brevi, pagine scelte sui sensi e aneddoti dietro le materie prime di tutto il mondo. Per la testata “Il cielo Sopra Esquilino” segue la rubrica “Esquisito” e ha collaborato con il sito web “La cucina italiana” scrivendo di gelato. Docente Genius di scrittura sensoriale, organizza con gli altri insegnanti “Il gusto per le storie”, cena evento di degustazione di gelato in cui le portate si ispirano a libri e film.

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