I nati nel 1835 non potevano essere persone comuni: quello era l’anno del passaggio della cometa di Halley, la più brillante e la più famosa delle comete periodiche, portatrici di eventi straordinari.
Samuel Langhorne Clemens era nato nel novembre di quell’anno, e la sua esistenza era stata a dir poco travagliata: orfano di padre, aveva dovuto rimboccarsi le maniche e lavorare. Aveva iniziato come apprendista stampatore, poi tipografo e infine pilota di battello, lavoro ambito perché ben pagato.
Samuel aveva scoperto ben presto il piacere della scrittura e, tra un lavoro e l’altro, trovava il tempo per scrivere raccontini umoristici che venivano pubblicati sull’Hannibal Journal, un giornaletto fondato da suo fratello Orion. Bisognava trovare, però, uno pseudonimo che sostituisse il suo nome un po’ altisonante.
Mentre navigavano sul Mississippi, i portuali scandivano a gran voce: “Mark twain! Mark twain!”: era il grido in gergo fluviale con cui veniva segnalata la profondità del fiume, “marca due”, cioé “segna due”. Quel suono così breve e deciso lo colpì, e fu in quel momento che Samuel decise che si sarebbe firmato “Mark Twain”.
Nel 1909 Mark era uno scrittore ormai celebre, e di cose ne erano successe parecchie. Si era arruolato nella guerra di Secessione per poi disertare, si era sposato e aveva avuto tre figlie, aveva girato per tutto il paese, facendo lavori diversi per studiare uomini e lingue diverse; aveva visitato l’Italia e l’Europa, si era spingo fino all’Impero Ottomano e in Palestina.
Mark Twain aveva riversato tutto questo nei suoi reportage e nei romanzi, ma ora c’era in vista un appuntamento che non poteva mancare, quello con la cometa di Halley.
Tornerà il prossimo anno e mi aspetto di andarmene con lei. Sarebbe il più grande dispiacere della mia vita se non potessi uscire di scena con la cometa di Halley. Lo ha stabilito l’Onnipotente: “Ecco questi due tipi strambi: sono arrivati insieme, devono andarsene insieme”.
Mark Twain morì il 21 aprile del 1910, il giorno dopo il passaggio ravvicinato della cometa alla Terra.
Bibliografia:
Mark Twain, Vita sul Mississippi, Mattioli 1885;
Mark Twain, Comportati bene e resterai solo. Un manuale cinico sulla dannata razza umana, Piano B.