Oggi vi consiglio soltanto (si fa per dire), Nemici, una storia d’amore (Enemies, A Love Story) un film del 1989 diretto da Paul Mazursky, tratto dal romanzo omonimo di Singer del 1966, un classico ristampato da Adelphi, che potreste anche comprare e aggiungere alla vostra biblioteca, e leggere. Isaac Bashevis Singer è un grande scrittore ebreo-polacco, considerato il più grande narratore ebraico del Novecento, insignito del Nobel per la letteratura nel 1978. Insomma, uno scrittore che non si può ignorare, significativo per Woody Allen e altri scrittori o registi americani. Nemici una storia d’amore è fra i suoi romanzi più belli. Parla di amore, in fondo.
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Ma che genere di amore è quello che lega Herman a Yadwiga, la contadina polacca che lo ha salvato dalla deportazione nascondendolo per tre anni in un fienile, nutrendolo e curandolo, e che lui ha portato con sé a New York e ha sposato? E che genere di amore lo lega a Masha, – la donna, scampata ai lager, del cui corpo non riesce a fare a meno, anche se quel desiderio, più che alla vita, si apparenta nella sua mente alla morte? E quale il sentimento che lo lega alla moglie Tamara?… Seguiamo Herman nei suoi affannosi, sconclusionati andirivieni dal Bronx a Coney Island e da Coney Island a Manhattan, chiedendosi se e come riuscirà a tirarsi fuori da quella specie di guerra che le sue tre donne gli hanno dichiarato, dalle menzogne, dai sotterfugi, dalle goffaggini e fughe…
Nel 1935 Singer riuscì a emigrare negli Stati Uniti, a New York, mentre la madre, la sorella e il fratello minore vennero deportati dai Nazisti e morirono in un campo di concentramento.
Fra i molti suoi libri, ricordo anche La famiglia Moskat, scritto in lingua yiddish, poi tradotto in inglese, da molti considerato il suo capolavoro, dedicato alla memoria del fratello Ismael, è una saga familiare, un affollato affresco della realtà ebraica della Polonia nell’arco di circa mezzo secolo, spaziando dalla fine del 1800 allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Racconta il progressivo declino di una ricca famiglia di commercianti ebrei di Varsavia, i Moskat, guidati dall’anziano patriarca Meshulam Moskat. Singer, scrisse anche, fra i molti romanzi e racconti, Ombre sull’Hudson, 1998, ambientato nella comunità ebraica di New York, fra coloro che, scampati all’Olocausto, cercarono salvezza in America come capitò a lui, e molti racconti bellissimi, di ambientazione sia polacco-ebraica che americana, raccolti nel prezioso Meridiano di tutti i suoi racconti e in altre pubblicazioni. Il riso amaro, beffardo, che pervade tutta la sua opera, è stato detto, è soltanto l’altra faccia, (la maschera), della disperazione.
Nemici, una storia d’amore – 1989 – a ogni modo è una ottima trasposizione del libro. Superba la recitazione di Angelica Huston, Ron Silver ecc. Racconta di Herman, un intellettuale ebreo, che ha scampato per un pelo il campo di sterminio, dove ha perduto i due figlioletti, ed ora vive tre relazioni sentimentali contemporaneamente, a New York, assalito da atroci e ricorrenti incubi-flash sulla persecuzione nazista e l’Olocausto. I risvolti comico-grotteschi, alleniani, sugli equivoci innescati dalle relazioni multiple del protagonista, non mancano, ma l’humus del film è tragico, terribilmente tragico: l’Olocausto incombe su tutti i personaggi come una maledizione incancellabile. Ottimamente ricostruita la New York dell’immediato dopoguerra. Mazursky scrisse la sceneggiatura in collaborazione con Roger L. Simon.
Esercizio:
Scrivete un racconto ispirato al romanzo di Singer, se lo avete letto, o se lo leggerete, o al film omonimo di Marzursky, che dovete – oggi mi sento molto prescrittivo – vedere per forza. Dovreste trovarlo sulle varie piattaforme, sennò compratelo su Amazon. Per ammirare come si racconta una vicenda individuale attraversata dalla Storia con la s maiuscola.
Allora, le ferie volgono al termine, – noi di Genius siamo reduci da una nutriente full-immersion di scrittura creativa a Montalto di Castro – con un reading finale di racconti e di romanzi in cantiere concepiti durante la residenza di scrittura – si torna al lavoro! Siete pronti? Godetevi questi ultimi scampoli di vacanze, al mare o in montagna, o dove volete voi, e tornate carichi mi raccomando!
Alla prossima!