Non fare al tuo romanzo quel che vorresti non fosse fatto a te. Trattalo con rispetto, il tuo romanzo in cantiere, fai che si costruisca i suoi spazi nella tua vita, che si ritagli i suoi tempi, senza mettergli fretta, senza stargli troppo addosso, con la smania di pubblicare, e cioè di liquidarlo; Trattalo come un figlio, in fondo lo è figlio nostro in qualche misura, qualcosa che abbiamo partorito noi. Che è uscita da noi, non sono il primo ad aver utilizzato questa immagine, ad aver detto questa cosa, chissà quanti, beh, pazienza, ora ce ne starà uno in più.
Ah, un’altra cosa, lasciate anche che si costruisca le sue relazioni, il vostro romanzo, non siate dogmatici dottrinari con lui, o troppo ideologici, rispettate il suo stile, il suo pensiero, le sue amicizie… la sua anima. Non proiettate troppo di voi. Un po’ sì, certo, ma non troppo! Fatelo respirare! Ma non perdetelo mai di vista.
Buone vacanze!