Pezzi di cane

Un uomo vuole abbandonare il proprio cane ma non riesce a liberarsene.

L’uomo decide di abbandonare il cane. Prende la pallina preferita, prende il cane scodinzolante, sale sulla macchina e va verso la piazzola di un’autostrada abbandonata. L’uomo scende con la pallina in mano, fa scendere il cane, che scodinzola felice, lancia la pallina oltre il guard rail. Mentre il cane saetta verso la pallina l’uomo sale sulla macchina. Il cane, oltre il guard rail con la pallina tra i denti, guarda il padrone andar via. Il giorno dopo l’uomo sente grattare alla porta. L’uomo apre e il cane è lì che scodinzola e lascia cadere la pallina ai piedi del padrone.
L’uomo decide di abbandonare il cane più lontano e allora individua una fabbrica abbandonata a centinaia e centinaia di chilometri da casa. l’uomo scende dalla macchina con la pallina in mano, scende anche il cane. L’uomo lancia la pallina e centra una finestra rotta della fabbrica e il cane schizza alla ricerca. L’uomo entra in macchina. Dalla finestra rotta il cane, con la pallina in bocca, guarda il padrone svignarsela. Il giorno dopo l’uomo sente grattare alla porta. L’uomo apre e il cane è lì che scodinzola e lascia cadere la pallina ai piedi del padrone. L’uomo non crede ai suoi occhi, ma che poteva fare se non portare il cane ancora più lontano, lontanissimo, magari su un’isola deserta. L’uomo scende dal motoscafo con la pallina in mano. Il cane lo segue scodinzolante, pronto per un nuovo gioco. Quando il cane saetta dietro la pallina l’uomo monta sul motoscafo. Il cane, tra i cespugli secchi dell’isola e con la pallina tra i denti, guarda l’uomo allontanarsi con il motoscafo verso l’orizzonte. Il giorno dopo l’uomo sente grattare alla porta. L’uomo apre e il cane è lì che scodinzola e lascia cadere la pallina ai piedi del padrone. L’uomo porta ancora una volta il cane lontano lontano lontano, in un deserto. L’uomo scende dalla jeep con la pallina in mano, il cane lo segue, l’uomo gli lancia la pallina, il cane saetta scodinzolando dietro la pallina, l’uomo gli spara da dietro. L’uomo vede chiaramente il cane accasciarsi con un guaito e la pallina rotolare via. L’uomo si avvicina, si accerta che il cane sia morto poi con una mannaia da cucina fa a pezzi il cane. Poi scava una buca nella sabbia e seppellisce pezzi di cane e pallina. Alla fine del lavoro l’uomo sale sulla jeep. I pezzi di cane guardano la jeep sparire dietro le dune. Il giorno dopo l’uomo sente grattare alla porta, sente grattare alle finestre, sente grattare ai muri.

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Luigi Annibaldi

Scrittore di racconti, editor e illustratore. Da oltre dieci anni conduce corsi di narrativa e scrittura creativa in diverse scuole medie, licei statali, biblioteche di Roma, centri diurni e al Goethe-Institut, l’istituto di Cultura della Repubblica Federale di Germania. I suoi racconti sono stati pubblicati dalla rivista Linus di Baldini&Castoldi e della rivista francese Les Cahiers européens de l’imaginaire. Ha pubblicato la raccolta Sushi Pin Up e, con Ilaria Palomba, il romanzo Una volta l'estate. Cura la rubrica di racconti Schegge nella rivista IF, Insolito Fantastico delle edizioni Odoya, collabora con Tuttolibri, il magazine de La Stampa dedicato ai libri.

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