Voi che fareste se a un certo punto di una giornata qualunque, mentre vi lavate i denti davanti allo specchio del bagno, cominciate a sentire la voce di una autrice che sta scrivendo di voi, proprio di voi, nel suo romanzo in cantiere, nel romanzo che sta scrivendo, raccontandovi in terza persona, analizzandovi, giudicandovi, e forse già predicendovi la fine imminente? Da restarci secchi, come minimo! Questo è l’incipit geniale, pirandelliano, di un film che vorrei che vedeste Vero come la finzione (Stranger than Fiction, 2006), diretto da Marc Forster – una commedia divertente, con una sceneggiatura assai brillante sul genere di The Truman show, con un protagonista a cui ti affezioni sempre di più via via che la storia procede (almeno a me è successo così), e con attori magnifici, Will Ferrer come protagonista, un anonimo agente fiscale, Dustin Hoffman, professore di scrittura narrativa, e lei, Emma Thompson, nella parte della scrittrice nevrotica a corto di ispirazione. Oggi voglio solo suggerirvi la visione di questo film che tratta delle nostre questioni di scrittura narrativa: il punto di vista, la voce narrante, il confine fra verità e finzione ecc. E lo fa in modo divertente e intelligente senza annoiare. Quindi l’esercizio che vi propongo per la prossima settimana è di vedere questa pellicola, di ragionarci su e di scriverne una breve sinossi-recensione, per una volta fregandovene dello spoileraggio, cioè raccontando tutto, fino alla fine, se ne avete voglia… Ah, aggiungete anche un giudizio in asterischi, da 1 a 5, nella vostra scheda, che non dovrebbe superare le due cartelle e mezzo di lunghezza (diciamo 3000 caratteri). Io lo definirei un apologo sentimentale sullo storytelling, sull’arte della narrazione, ma voi la potete leggere come preferite sulla base del vostro gusto e della vostra sensibilità.
Non vi dirò altro, aggiungerei solo che me l’ha fatta conoscere – questa originale commedia americana, – il collega Massimiliano Ciarrocca, che gli ha dedicato uno spazio in una lezione sul punto di vista e sui tre atti nel corso Genius come diventare scrittori. Alla prossima!